Alcuni USR hanno già
stabilito la sede per svolgere le prove scritte del concorso DS nei
prossimi 14 e 15 dicembre. Nel caso, molto probabile, che il TAR del
Lazio emetta una sentenza di sospensiva per i quasi 8.000 ricorrenti,
sarebbe auspicabile riformulare l’assegnazione dei candidati alle sedi
scolastiche proposte per le prove scritte. Nel caso in cui si
aggiungessero, a quelli già indicati dagli USR, plessi scolastici
per i soli ricorrenti con sospensiva, di fatto si creerebbero posizioni
difformi e differenti per un equo svolgimento delle due prove scritte.
Potrebbe sembrare, agli occhi di un osservatore esterno alle procedure
concorsuali, un espediente per proteggere e garantire privilegi a chi,
di queste protezioni non ha alcun diritto. In questo caso si
innescherebbe un processo irreversibile di dubbi e sospetti, che
minerebbe nelle fondamenta quel minimo di credibilità che resta a
questo concorso sciagurato. Per un controllo delle regole, citate sia
nel bando concorsuale sia nelle circolari degli USR, è
indispensabile distribuire i candidati, così come si è fatto nella
prova preselettiva, secondo un ordine alfabetico, indipendentemente
dalla posizione giuridica del candidato. Per un ragionamento di
trasparenza e regolarità, la distinzione va fatta, dopo la correzione
degli scritti, tra candidati preparati e impreparati, e non, nella
assegnazione dei candidati alle sedi scolastiche per la prova, tra
idonei e ricorrenti
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it