Ieri
l’On. Pierfelice Zazzera (IDV) e l’Associazione
Nazionale Docenti
di INFormatica (ANDINF) hannoincontrato il direttore
generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione,
dott. Luciano Chiappetta, per avere alcuni chiarimenti in merito
all’insegnamento dell’informatica nelle scuole di istruzione secondaria
di secondo grado, alla luce delle note provvisorie n. 5358, n. 272 e
delle bozze sul regolamento delle classi di concorso.
“Durante l’incontro – dichiara l’On. Zazzera – sono emersi diversi
punti critici del sistema scolastico, al punto da
dover constatare che la riforma Gelmini ha
provocato un serio indebolimento della qualità dell’istruzione. Il caso
della classe di concorso A042 mi pare emblematico: il Ministero
ribadisce la volontà di mantenere atipico l’insegnamento delle
discipline di area informatica e di consentirlo quindi anche ai docenti
diplomati delle classi di concorso A075 (Dattilografia e stenografia,
trattamento testi e dati) e A076 (Trattamento testi, calcolo,
contabilità elettronica ed applicazioni
gestionali).
Ciò vuol dire che la nuova organizzazione consentirà a docenti
senza alcuna professionalità specifica di insegnare la materia, mentre
i professori di informatica rischiano di rimanere fuori, e
ciò al solo fine di assorbire gli esuberi di personale. Anche per
quanto riguarda il tecnico tecnologico, si giungerà ad una
modalità atipica per l’assegnazione delle discipline caratterizzanti
l’indirizzo informatico che fino ad oggi sono state insegnate da
docenti abilitati in informatica ma che domani potrebbero, se
l’impianto verrà confermato, essere assegnate, con motivazioni
incomprensibili, a docenti abilitati nell’insegnamento dell’elettronico
o dell’elettrotecnica. L’idea dell’aticipità della classe di
concorso A042 non è stata affatto condivisa dall’ANDINF – prosegue
ildipietrista – in quanto con tale definizione si nega alla disciplina
un proprio e definito profilo epistemologico, che invece scaturisce
chiaro ed evidente da decenni di letteratura scientifica ed accademica.
In una società come la nostra, in continua trasformazione, il nostro
sistema formativo sarà assolutamente carente, e l’ignoranza scientifica
e tecnologica penalizzerà pesantemente il cambiamento e l’innovazione
del paese. Presto capiremo se il nuovo Governo intende cambiare
registro rispetto al precedente,visto che a breve ci sarà la
discussione sulle classi di concorso. Noi dell’Italia dei Valori
valuteremo nel merito i provvedimenti che saranno adottati, e ci
opporremo ad accorpamentiindiscriminati ispirati alla mera logica
dei tagli. Noi vogliamo una rivisitazione delle classi di concorso
finalizzata adun sistema formativo basato sul merito, sulla
competenza dei docenti, sulla qualità e sull’innovazione”. (AGENPARL)
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