Il
governo Monti "anziché continuare ad attaccare i diritti, le pensioni e
i salari dei lavoratori garantisca una maggiore giustizia sociale". A
dirlo è il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo,
constatando che "finora non ci sono state novità sostanziali rispetto
alle politiche del governo Berlusconi".
"L'art.18 è una conquista di civiltà per l'intero mondo del lavoro ma
evidentemente a questo Governo - osserva Pantaleo - non interessa nulla
perché difende altri interessi. Basta con le interviste: è tempo di
aprire il confronto con le organizzazioni sindacali. Chiediamo che
vengano immediatamente ridotte le tasse sui salari, rinnovati i
contratti nel pubblico impiego, ripristinati gli scatti di anzianità in
tutti i comparti della conoscenza ed eliminati i vincoli della legge
Brunetta".
"Si devono aumentare i salari perché tra inflazione e pressione
fiscale che crescono e contratti bloccati si rischia di far scivolare
parti consistenti dei lavoratori della conoscenza verso condizioni di
vita insopportabili. Continueremo a mobilitare su questi obiettivi i
comparti della scuola,dell'università, della ricerca, dell'afam e dei
settori privati. Per la Flc Cgil migliorare le condizioni di lavoro e
cancellare la precarietà - conclude il sindacalista - sono le questioni
prioritarie dei prossimi mesi". (da Rassegna.it)
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