Mancano pochi
giorni alla fine di questo 2011… giorni di festa , da passare in
famiglia… ma quali feste per i precari della scuola? Da anni
bistrattati, dimenticati, ignorati, giudicati da qualcuno la parte più
vergognosa del Paese, Da anni merce di scambio fra governi, patata
bollente che i partiti politici si passano come una palla.. ma noi
altro non siamo se non il prodotto di scelte politiche ben
precise che hanno mirato a mercificarci a strumentalizzarci e nella
migliore delle ipotesi ignorarci. Per noi non c’è Natale, non ci sono
vacanze estive c’è solo l’attesa spasmodica delle nomine, per
elemosinare quello che di diritto ci spetta.. abbiamo professionalità,
titoli, specializzazioni e tanta tanta esperienza.. ma questo sembra
non bastare. Negli ultimi anni su di noi e sulla scuola pubblica si è
abbattuta una scure che , senza logica e senza morale, ha tagliato,
nell’ottica del bieco risparmio, senza minimamente pensare al futuro e
al benessere della scuola pubblica… già la scuola pubblica questa
sconosciuta per i nostri ministri e per il nostro
governo…
Ma cosa peggiore, tutti i governi hanno disatteso
non solo le nostre speranze, ma quello che loro stesso avevano
promesso.. così violentati nell’animo abbiamo
trascorso il miglior tempo della nostra vita…aspettando che qualcuno
si accorgesse seriamente del problema… ma l’attesa è stata vana..
Ma adessso è arrivato il momento di chiedersi : perché siamo stati
ignorati e bistrattati in tutti questi anni? Amiamo il nostro lavoro,
lo facciamo con dedizione e consapevolezza.. allora che cosa c’è che
non va in noi? Per quale motivo , la nostra classe politica non
accenna minimamente al problema della nostra stabilizzazione e , quando
lo fa , se ne esce fuori con proposte assurde che non fanno altro che
umiliarci ancora di più?
Egregio Ministro Profumo, lei parla di bandire nuovi concorsi per
il reclutamento di docenti, e tutto questo in base al principio della
trasparenza. Ma quale trasparenza può esserci in un concorso? La
trasparenza la trova chiedendo i nostri certificati di servizio,
chiedendo come e con che spirito svolgiamo il nostro lavoro… un bravo
insegnante, caro ministro non lo si misura certo da mere
cognizioni, un bravo insegnante è colui che in una classe riesce a
trovare la chiave di volta, quella chiave che ci permette di arrivare a
comprendere ogni nostro alunno, a trovare la metodologia adatta, anche
ad inventarla se ciò si rende necessario Lei Ministro parla di una
classe insegnante più giovane.. ora, fermo restando il fatto che a
quarant’anni non si può essere definiti vecchi, forse è da
precisare che comunque non abbiamo chiesto noi di “invecchiare “ in
quelle graduatorie.. la scelta è stata Vostra e almeno di
questo assumetevene la responsabilità. Questa situazione altro
non è stata se non il frutto di una scellerata scelta politica che ha
inseguito l’ottica del bieco risparmio .. risparmiare e tagliare.. così
gli insegnanti di chimica e scienze insegnano geografia.. e poco
importa se oltre a non conoscere la materia, non ne conoscono neanche
la metodologia.. ma chi se ne frega? Intanto abbiamo l’insegnante che
insegna su due classi di concorso al prezzo di una. Come
tutti i governi che si sono succeduti e che vi hanno preceduti, ,
continuate a comportarvi come un serpente che si morde la coda, da una
parte lei vuol svecchiare la classe insegnante, dall’altra volete
mandare la gente in pensione a 75 anni con 43 anni di
contributi.. bhe.. qualcosa non quadra .. forse è arrivato il momento
che la mano destra sappia cosa fa la sinistra.Poi, caro Ministro,
parlare di svecchiare solo gli insegnanti? Lo stesso criterio andrebbe
applicato anche ai nostri politici, e poi perché per i
parlamentari valgono i diritti acquisiti che continuano a
sventolare come una bandiera in festa, mentre per noi precari
ventennali , questo non vale? Eppure secondo la Corte Costituzionale
Europea alla quale sicuramente ci rivolgeremo, noi dovremmo essere
tutti immessi in ruolo, perché sfruttati da più di tre anni dallo Stato
che ci spreme come limoni da settembre a giugno per poi abbondonarci
come straccetti, per poi riprenderci a settembre quando le scuole
non possono riaprire senza la nostra presenza Ci vuole valutare?
Venga ,lo aspettimo.. venga a vedere il nostro lavoro, venga a vedere
se il demerito sta nel docente o nel sistema e solo allora potremmo
parlare di concorsi di tfa ecce cc . Al momento
attuale un concorso non può risolvere la situazione, un
concorso significa alimentare false speranze, visto che le graduatorie
stanno ormai esplodendo. Le faccio un piccolo esempio: Classe di
concorso A050 Roma ( Italiano scuola secondaria superiore) ,
500 persone nelle Graduatorie di merito, 1500 nelle Graduatorie
ad esaurimento.. in questa situazione che senso avrebbe un ulteriore
concorso? Molto più sensato sarebbe bloccare tutto , non permettere per
un paio d’anni assegnazioni provvisorie, passaggi di cattedra,
trasferimenti.. che puntualmente ci portano via il 70% dei posti
disponibili. E poi BASTA con le classi pollaio , ma come si può
pretendere che si possa esercitare con serenità questo lavoro se
si hanno 30 alunni per classe? Poco tempo fa lei ha detto che la
Riforma Gelmini non si tocca. RIFORMA? E quale? Ecatombe
sarebbe il termine più adatto , perché mai la Scuola è andata così
male sotto l’era Gelmini , mai catastrofe è stata più
grande. I tagli che abbiamo subito, hanno portato le scuole sull’orlo
del collasso , i mancati finanziamenti ci hanno portato a chiedere
l’obolo alle famiglie.. mentre dall’altra parte.. visto che siamo in
tema.. la befana scendeva sulle scuole paritarie.. in barba
all’articolo 33 della nostra Costituzione
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce
scuole statali per tutti gli ordini e gradi.
Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di
educazione, senza oneri per lo Stato.
La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali
che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro
alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di
scuole statali.
Invece le cose si sono completamente invertite.. sono gli allievi della
statale a non avere un trattamento uguale agli allievi delle scuole
paritarie. Inoltre , chiunque abbia firmato per i finanziamenti alle
paritarie, senza un’adeguata contropartita per le scuole statali
altri non è se non un traditore della Costituzione , di
conseguenza del Popolo italiano che la costituzione stessa elegge a
sovrano della Repubblica.
.. ma tanto di questi tempi chi presta attenzione alla nostra carta
costituzionale o quanto meno chi presta attenzione ai diritti dei
cittadini? Altro discorso riguarda i doveri, il dovere di lavorare da
mane a sera per mantenere la corte di Versailles, ma la storia
insegna.. quando i francesi si stancarono di mantenere Versailles,
imbracciarono i forconi e misero in piazza la ghigliottina.
Faccia il suo lavoro, faccia rispettare le leggi, non commetta lo
stesso errore del governo Berlusconi che ha tolto valore alla cultura.
Inoltre sinceramente mi sento di farle una proposta ,
invece di invitare gli insegnanti in esubero soprattutto
gli ITP a specializzarsi con corsi on line sul sostegno, formando così
insegnanti demotivati ,sapendo benissimo che per il sostegno è
necessaria una preparazione ad hoc, perché non li dirotta verso il
personale tecnico ATA? Come può secondo lei, un docente senza
preparazione adeguata , lavorare con bambini e ragazzi che hanno seri
problemi di apprendimento?
Non risparmiamo e non speculiamo sulle disgrazie altrui , non prendiamo
in giro i nostri ragazzi e le loro famiglie. Abbia il coraggio di fare
scelte coraggiose e soprattutto controlli chi pur
insegnando svolge un doppio lavoro e della scuola poco gli importa..
parlo di avvocati, ingegneri, geometri.. sempre assenti ai collegi, ai
consigli ai colloqui..impegnati tutta la mattina al cellulare per
organizzare il lavoro della sera, certo non voglio fare di tutta l’erba
un fascio .. ma via dalla SCUOLA chi non è realmente motivato a fare
questo lavoro chi non haa cuore il valore della
cultura e il benessere degli alunni e l’amore per l’insegnamento
Pennetta
Maria Filomena
mariapennetta@alice.it