Dopo le feste
natalizie a base di panettoni, pandori, spumanti e champagne, il
problema etico del concorso DS 2011 sembrerebbe essersi eclissato
dentro il cassetto del dimenticatoio, e invece no, anno nuovo, articoli
nuovi, per non dimenticare l’ingiustizia, la mortificazione e
l’umiliazione provata da decine di migliaia di docenti. Da dove
ricominciare la narrazione di questo iter amministrativo disgraziato?
Dall’ incoerenza. Infatti, nel dicembre 2011 il Tar Puglia, che in
precedenza aveva concesso la sospensiva e ammesso con riserva alle
prove scritte circa 200 ricorrenti, accolse l’istanza di riesame,
revocando il proprio decreto n. 919 del 24/11/2011, con le
seguenti motivazioni: “l’impugnativa investe
anche atti – quali il bando di concorso, le istruzioni relative alle
modalità di svolgimento della prova preselettiva ed i criteri della sua
valutazione, insieme ad ogni atto con cui sono stati adottati e
selezionati i quesiti sottoposti ai candidati nella suddetta prova –
che sono stati emanati da organo centrale dello Stato ed hanno
efficacia non territorialmente limitata; inoltre, anche in conformità a
quanto statuito dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato con
sentenza n. 19 del 14 novembre 2011, nella specie, non sussiste la
competenza del tribunale amministrativo regionale della Puglia,
dovendosi ritenere competente a decidere il tribunale amministrativo
regionale del Lazio, sede di Roma”.
In contemporanea sono state accolte le istanze cautelari monocratiche
dal TAR Campania, concedendo la sospensiva con la seguente motivazione “considerato che ricorrono nella fattispecie
i requisiti dell’estrema gravità e urgenza a cui nella previsione
normativa è subordinata la concessione delle misure cautelari
monocratiche, anche in relazione alle date di svolgimento delle prove
scritte del concorso de quo già fissate per il 14 e 15 dicembre 2011“,
ammettendo circa 440 non idonei alle prove scritte. Sintetizzando il
tutto con una metafora automobilistica, è stato dato semaforo rosso a
circa 200 docenti pugliesi che erano già passati con il verde, mentre
alcuni docenti campani dopo il semaforo rosso del CdS , hanno
trovato un insperato semaforo verde, dal TAR Campania, per gli scritti.
Oggi, nel mese di gennaio 2012, i nodi verranno al pettine, ed il TAR
della Campania in camera di consiglio dovrà confermare o meno il
giudizio di sospensiva espresso in precedenza. Intanto il termine del 3
gennaio 2012 è trascorso, e l’ANIEF avrà sicuramente messo in moto
l’azione dei motivi aggiunti presso il TAR del Lazio, chiedendo
una rapida sentenza di merito del Tar e dello stesso Consiglio di Stato
che con obiettività decida, a questo punto, sull'annullamento delle
prove concorsuali (prove pre-selettive, esami scritti ed eventuali
esami orali), e sulla rinnovazione delle stesse prove concorsuali sia
per i candidati risultati 'idonei' sia per i ricorrenti, come già
avvenuto per l'ultimo concorso per la selezione dei presidi
siciliani. La domanda viene spontanea, chissà nel prossimo futuro
quale colore semaforico verrà dato all’intero concorso ? La gran
parte dei docenti esclusi pretende il rosso.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it