Si vogliono riportare
alcune righe di un articolo pubblicato, oltre che su Aetna Net, anche
su Tecnica della Scuola dal titolo “ Concorso DS: e il TAR cosa
deciderà ? “ (http://www.tecnicadellascuola.it/) , righe che la
dicono lunga sullo stato ansiogeno in cui molti docenti idonei si
trovano. Premetto il mio grande dispiacere per tutti i docenti idonei
che si sono preparati con sacrificio a questo concorso, senza alcun
spirito avventuriero, e che oggi si trovano ingarbugliati in questa
situazione irreale. Il gruppo Facebook “ Regolarità e trasparenza nel
concorso DS “ una settimana prima dello svolgimento delle prove scritte
aveva organizzato una petizione on line per rinviare le suddette prove
scritte, onde evitare le situazioni di estrema labilità che oggi la
prova concorsuale sta attraversando. Le righe in questione sono “
Occorre rilevare che gli Usr alcuni errori, a mio giudizio, li fecero.
Avrebbero potuto nominare in commissione Dirigenti Scolastici in
quiescenza, quelli che erano andati in pensione da uno o due anni.
Costoro avrebbero potuto lavorare celermente alla conclusione del
concorso. Invece in commissione furono scelti, prevalentemente,
dirigenti scolastici in servizio con il risultato che in molte regioni
le correzioni avvenivano 2 giorni alla settimana. Insomma quello che
avrebbe potuto concludersi in un mese si stava prolungando per 4 mesi
dando fiato alle polemiche, ai ricorsi, ai Tar ". Vorrei
aggiungere a questi auspici di commissioni formate da soli Dirigenti
Scolastici in pensione, un mio ragionamento atto a rendere ancora più
veloce la correzione degli scritti. Considerando che il bando
concorsuale esiste, per alcuni, solo per fare bella mostra di se
e dei suoi vizi formali e sostanziali, si potrebbero adottare delle
azioni di legislazione scolastica “ creativa “, in altre parole creare
commissioni formate non da Dirigenti Scolastici o Docenti Universitari
, ma da un ristretto gruppo di idonei, scelti tra coloro che si sentono
già DS, consegnarli un paio di dadi e fargli correggere gli scritti nel
seguente modo: se lanciando i dadi viene un numero tra 1 e 6 il
candidato è bocciato, se il numero è tra 7 e 12 il candidato è
promosso. La provocazione scherzosa proposta è fuori da ogni regola,
così come lo sono stati molti momenti cruciali di questo concorso, ma
ha il vantaggio di selezionare il 50% dei candidati in tempi talmente
stretti da impedire qualsiasi interferenza dei TAR. Tornando alle cose
serie, gli USR, a mio giudizio, hanno fatto bene a costituire le
commissioni così come sono, la valutazione di elaborati complessi, deve
passare da griglie valutative all’altezza della situazione e i tempi di
correzione devono essere adeguati all’importanza della figura
professionale da selezionare.
Aldo Domenico
Ficara
aldodomenicoficara@alice.it