Si forniscono di seguito alcune indicazioni utili a garantire
l'uniformità dell'attività delle commissioni di esame durante lo
svolgimento delle prove orali.
La prima raccomandazione, attiene anzitutto alla scrupolosa osservanza
delle disposizioni contenute nel Bando, Allegato 3, “Avvertenze
generali”:
“La prova orale, distinta per ciascun posto o classe di concorso, e
unica per ciascuno degli ambiti disciplinari 1, 2, 4 e 5 (1), ha per
oggetto le discipline di insegnamento e valuta la padronanza delle
medesime e la capacità di trasmissione da parte del candidato, la
capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e agli
studenti con bisogni educativi speciali. La prova orale valuta altresì
la capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal
candidato, ove detta competenza non sia già richiesta per
l’insegnamento cui si concorre. Per la scuola primaria la lingua è
l’inglese. Per l’ambito disciplinare n. 5 (inglese e francese) la prova
orale si svolge nella lingua straniera. La prova orale consiste: a) in
una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia
estratta dal candidato 24 ore prima della data programmata per la sua
prova orale. A tal fine la commissione predispone un numero di tracce
pari a tre volte il numero dei candidati. Le tracce estratte sono
escluse dai successivi sorteggi; b) in un
colloquio immediatamente successivo, della durata massima di 30 minuti,
nel corso del quale sono approfonditi i contenuti, le scelte didattiche
e metodologiche della lezione di cui alla lettera a).
La prova orale si svolgerà nell'ordine stabilito dalla commissione
esaminatrice.
La prova orale dei candidati ai posti di insegnamento della scuola
primaria comprende anche l’accertamento della conoscenza della lingua
inglese. Per tale prova è richiesta la conoscenza della lingua inglese
al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue”.
Per facilitare l’interpretazione operativa delle su riportate
disposizioni si riassumono di seguito le questioni più rilevanti.
MODALITA’ ORGANIZZATIVE
Per fare in modo che la prova orale si concluda in tempo utile
all’immissione in ruolo dei vincitori del concorso (1 settembre 2013),
è necessario che le SS.LL., dopo la conclusione delle attività
didattiche, definiscano il relativo calendario prevedendo la
possibilità che le commissioni di esame operino anche in orario
antimeridiano. Tale possibilità rimane, ovviamente, preclusa per le
commissioni i cui componenti siano impegnati anche nei
concomitanti esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione.
Qualora siano state costituite sottocommissioni, i candidati ammessi a
sostenere la prova orale dovranno essere assegnati alle stesse secondo
criteri di suddivisione casuali e funzionali al raggiungimento
dell’obiettivo sopra indicato.
Con riguardo a quanto disposto dall’art. 10, comma 3, punto a), del
DDG. n. 82 del 24 settembre 2012, secondo cui la traccia della lezione
simulata deve essere estratta dal candidato 24 ore prima della data
programmata per la prova orale, dati i tempi ristretti si invitano le
SS.LL. a rendere possibile la suddetta estrazione nella giornata di
domenica per consentire lo svolgimento degli esami anche di lunedì.
In merito alle prove orali dell’ambito 9, si ricorda che i candidati
delle classi di concorso A051 e A052 dovranno obbligatoriamente
superare la prova orale di Italiano, storia e geografia, prima di
sostenere quelle di Latino e/o di Greco, anche nel caso in cui , nella
domanda di partecipazione al concorso, non abbiano richiesto le classi
di concorso comprese nell’ambito 4.
Per quanto attiene gli ambiti c.d. “a cascata”, se il candidato ha
scelto di partecipare solo per la classe di concorso più ampia (ad es.
, Ambito 8 – Classe di concorso A049 - Matematica e Fisica), il mancato
superamento di una delle prove scritte previste (nell’esempio fatto,
Fisica) non consente l’accesso alla prova orale di altra classe di
concorso presente nell’ambito (nell’esempio fatto, cl. A047 –
Matematica), se quest’ultima non sia stata specificamente richiesta dal
candidato all’atto della presentazione dell’istanza di partecipazione
al concorso (cfr., articolo 3, del citato decreto direttoriale di
indizione).
DURATA DELLA PROVA
Per la lezione simulata i 30 minuti previsti hanno il significato di un
vincolo temporale intrinseco alla modalità di svolgimento della lezione
simulata. Non sono dunque né un tempo massimo, né un tempo minimo ma un
tempo da rispettare. Ciò vuol dire che le commissioni dovranno valutare
anche la capacità del candidato di riuscire a regolare i tempi della
sua presentazione. Realisticamente le commissioni potrebbero decidere
che venga considerato rispettato il vincolo temporale quando il
candidato svolge e completa la lezione simulata in un tempo compreso
tra 25 e 35 minuti.
Per il colloquio successivo, invece, il candidato ha un vincolo massimo
di 30 minuti e quindi l’intero colloquio potrebbe svolgersi anche in un
tempo inferiore.
LEZIONE SIMULATA
Si sottolinea anzitutto che nelle avvertenze generali, a proposito
della prova orale, si parla di “discipline di insegnamento” e non di
“programmi d’esame”. Ciò vuol dire che l’intera prova orale, lezione
simulata e colloquio successivo, verte sugli argomenti previsti per i
diversi gradi di istruzione e per le diverse discipline di insegnamento
come risultano, a seconda dei casi, dalle “Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”
(D.M. 254/2012), dalle “Indicazioni nazionali per il sistema dei licei”
(D.M. 211/2010) e dalle “Linee guida per gli istituti tecnici e
professionali” (Direttive n. 57 e 65 del 2010).
Le tracce predisposte dalla commissione in un numero pari al triplo del
numero dei candidati sono formulate in modo tale che il candidato possa
dimostrare le seguenti competenze:
a) padronanza delle discipline di insegnamento;
b) capacità di comunicazione;
c) capacità di progettazione didattica anche con riferimento alle TIC e
agli alunni con bisogni educativi speciali.
Sembra quindi opportuno che, anche nella formulazione delle tracce,
risulti chiaramente che la lezione simulata non serve per esporre un
argomento “come se ci si rivolgesse a degli studenti”, la qualcosa
risulterebbe anche artificiosa, ma per consentire al candidato di
dimostrare di essere in grado di progettare un’attività didattica
reale, esplicitandone gli elementi essenziali:
- il tema prescelto;
- l’ordine o l’indirizzo scolastico;
- l’età degli alunni;
- la durata della proposta;
- gli strumenti e i materiali previsti anche con riferimento a
tecnologie avanzate e alla presenza eventuale di alunni con bisogni
educativi speciali. Si fa presente che sugli alunni con bisogni
educativi speciali la complessa letteratura scientifica sull’argomento
è stata recentemente oggetto di un chiarimento normativo con
un’apposita direttiva del Ministro dell’Istruzione del 27/12/2012.
E’ opportuno far presente che durante i trenta minuti della lezione
simulata il candidato non venga interrotto dalla commissione, né da
altri, al fine di consentirgli di esprimere al meglio le sue capacità e
anche per evitare contestazioni sull’effettivo tempo a disposizione del
candidato.
COLLOQUIO SUCCESSIVO
L’impostazione e la conduzione del colloquio successivo alla lezione
simulata è rimesso alle scelte e alla discrezionalità della
commissione. La finalità del colloquio è comunque quella di analizzare
ed approfondire i contenuti e le scelte metodologiche relativi alla
lezione simulata.
Si potrà trattare di approfondimenti di carattere disciplinare che
consentano di mettere in risalto l’ampiezza e la profondità delle
conoscenze del candidato, oppure di sollecitare il candidato a
giustificare e ad arricchire le scelte didattiche illustrate, facendo
anche riferimento alle modalità di documentazione e di verifica.
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