Secondo la
responsabile scuola di Forza Italia, l'età media dei professori sarebbe
troppo alta a causa di un modello di reclutamento vetusto che ha fatto
il suo tempo. Ma forse le cose non stanno proprio così.
Sulla questione reclutamento, uno dei mali endemici del nostro sistema
scolastico, interviene l’onorevole Elena Centemero in qualità di
responsabile nazionale Scuola e Università di Forza Italia.
Ricordiamo che Elena Centemero è una docente abilitata all’insegnamento
del latino e greco nei licei classici, ha superato anche le montagne
russe del concorso per dirigente scolastica in Lombardia ed è stata
responsabile scuola nazionale del Popolo delle Libertà.
L’onorevole Centemero ha mantenuto l’incarico di responsabile scuola
nazionale, anche nella rinata Forza Italia.
Ora, per la responsabile scuola di Forza Italia, il nostro corpo
insegnante si conferma il più vecchio al mondo anche a causa del
sistema di reclutamento molto più che superato.
Dichiara infatti Centemero: “Per diventare insegnanti bisogna scalare
graduatorie ad esaurimento che scorrono lentissime e che consentono, se
tutto va bene, di entrare in ruolo a quarant'anni”.
Il deputato brianzolo continua le sue dichiarazioni aggiungendo che “in
pratica, a differenza dei quarantenni in politica, che oggi si sentono
alla ribalta, i quarantenni della scuola arrivano ad avere una propria
cattedra già sfiancati".
"Da tempo - aggiunge Centemero - Forza Italia chiede una riforma del
reclutamento e propone concorsi ogni due anni e legati a reti di scuole
che non creino ancora graduatorie. Aspettiamo risposte”.
Per onore della verità bisognerebbe spiegare alla brava prof.ssa
Centemero che la colpa di avere insegnanti anagraficamente troppo
vecchi, non è dovuto all’esistenza delle graduatorie ad esaurimento,
nate dalle ceneri delle vecchie graduatorie permanenti, ma piuttosto
dalla pesantissima riforma Fornero, che obbliga di fatto i docenti a
trascinarsi fino ai 42 anni di contributi, prima di raggiungere la
meritata quiescenza e dalla totale mancanza di un serio piano di
assunzioni triennale, volto ad esaurire le stesse graduatorie. Non si
tratta di metodo di reclutamento, ma di piano delle assunzioni.
I docenti invecchiano e permangono nelle graduatorie per il semplice
fatto che si fanno poche assunzioni. Si utilizzano consapevolmente, per
un utilitaristico tornaconto economico e finanziario, i contratti a
tempo determinato.
Un utilizzo che viene fatto oltre ogni logica misura, tanto che la
Corte Ue quasi sicuramente infliggerà una sanzione all’Italia per
l’eccesso di reiterazione dei contratti a tempo determinato per i
precari della scuola.
Un altro dato oggettivo che fa capire l’errore di valutazione che fa
l’on. Centemero è evidenziato dalle graduatorie dell’ultimo concorso a
cattedra. Graduatorie piene che scorrono lentamente anche quelle.
Eppure si prevedevano tanti vincitori quanti posti erano disponibili,
ed invece la realtà parla di graduatorie piene e che scorrono con il
contagocce. Quindi non è un problema di graduatorie ma piuttosto della
mancanza di un reale piano di assunzioni.
Inoltre si parla di reclutamento quando gli esuberi straripano, e
quando si pensa di ridurre di un anno la nostra scuola secondaria di
secondo grado.
Siamo alle solite e cioè di fronte ad una politica superficiale che non
sa analizzare i problemi e non sa dare soluzioni concrete ai problemi
reali. Quello che emerge con chiarezza è il tentativo da parte di Forza
Italia di fare passare il reclutamento diretto delle scuole, che
vorrebbero tanto gestire la partita delle assunzioni sul modello della
chiamata diretta, tanto amata dall’onorevole Valentina Aprea.
Lucio Ficara - Tecnicadellascuola.it