L’ANP, la più
rappresentativa associazione dei dirigenti scolastici, pubblica oggi
sul suo sito una lettera inviata ieri al Presidente della Repubblica in
merito al problema della regolarità degli esami di Stato, la cui
credibilità è ogni anno gravemente compromessa dalle molteplici notizie
di comportamenti scorretti e dai risultati dei sondaggi su quanti hanno
copiato o tentato di copiare - a volte, purtroppo, anche grazie alla
"comprensione" di alcuni colleghi non consapevoli dei loro doveri
e del loro ruolo educativo.
La lettera è introdotta da una nota intitolata Legalità in teoria e in
pratica, che qui riproduciamo.
Già negli anni scorsi, Anp si è pubblicamente spesa – anche in appoggio
alle iniziative del Gruppo di Firenze – per il regolare svolgimento
degli esami di maturità, da troppo tempo ormai messo in discussione
dalle tecniche di comunicazione a distanza che trovano efficace e
facile supporto nelle più recenti tecnologie portatili: smartphone e
terminali sempre più piccoli e sempre più ricchi di prestazioni.
In gioco non è solo una questione giuridica e neppure il torto che così
vien fatto in danno di coloro che le stesse prove affrontano fidando
solo nella propria preparazione e nel proprio impegno. Ne va della
credibilità della scuola come istituzione educativa, nella quale – con
lo sforzo di molti – si opera per costruire nei giovani il senso della
legalità ed il rispetto per le regole della propria comunità.
Siamo convinti che la dimensione valoriale dell'istruzione, come
abbiamo scritto anche nel nostro recente "Manifesto per la Scuola” sia
una componente tutt'altro che secondaria ed opzionale del servizio
pubblico reso al Paese. Ne siamo tanto convinti che abbiamo deciso
questa volta di rivolgerci alla più alta istanza dello Stato, al
soggetto istituzionale che rappresenta l'unità e l'essenza del nostro
essere comunità civile: il Presidente della Repubblica.
In allegato, trovate la lettera che il presidente Anp, Giorgio Rembado,
in accordo ancora una volta con il Gruppo di Firenze, ha indirizzato
ieri a Giorgio Napolitano.
La lettera al Presidente della Repubblica.
Pubblicato da Gruppo di Firenze a 11:56
Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su
Facebook