Albo Unico
delle Professioni tecniche: sembrava fosse stato messo in soffitta, ma
è stato sufficiente il cambio al vertice del Consiglio Nazionale dei
Periti Industriali (CNPI) per far ritornare una proposta che negli
ultimi anni ha visto Ingegneri, Architetti, Geologi e Agronomi
schierati contro la proposta avanzata da Geometri, Periti Agrari e
Periti Industriali.
Recentemente, infatti, al CNPI è stato eletto Gianpiero Giovannetti che
non ha perso tempo e senza indugio ha nuovamente parlato della proposta
di creare un albo unico per riunire i tecnici di primo livello nel
settore dell'Ingegneria. Ricalcando le orme del suo predecessore
Giuseppe Jogna e dimenticandosi della nota congiunta con la quale lo
scorso 22 marzo Ingegneri, Architetti, Geologi e Agronomi hanno di
fatto bocciato la proposta dei periti industriali (leggi news), il
Presidente Giovannetti in un intervista ad Italia Oggi ha dichiarato
apertamente di voler andare avanti nel progetto, le cui radici
affondano in un lontano congresso organizzato dalla categoria. Il
Presidente del CNPI, riconoscendo la forte opposizione dei laureati, ha
affermato la necessità di "eliminare ogni alibi e offrire alla politica
una soluzione attuabile". Soluzione che dovrebbe essere quella di
costituire un nuovo albo per il settore dell'ingegneria, strutturato in
tre settori: civile, tecnologico e informazione, che a loro volta
sarebbero suddivisi in base al titolo di accesso posseduto.
Il numero uno del CNPI, dimenticandosi forse il recente fallimento del
progetto che ha creato forti attriti in particolare con i laureati
triennali restii ad entrare in un albo con dei tecnici di livello
inferiore, ha parlato di un albo in cui i laureati triennali avrebbero
il titolo di "tecnico laureato", ai diplomati degli istituti tecnici
superiori il titolo di "tecnico diplomato" e agli attuali iscritti
all'albo dei CNPI il titolo di "perito industriale".
Nell'attesa che i Consigli Nazionali delle principali professioni
tecniche facciano nuovamente sentire la loro voce, registriamo la
volontà del presidente Giovannetti di organizzare un Congresso
fondativo che stabilisca definitivamente la direzione finale in modo da
non esserci più fraintendimenti.