Il Tar: Ministero ed
Ufficio scolastico regionale devono adottare misure più adeguate a
colmare i ritardi di apprendimento. La sentenza riguarda 16 istituti
della provincia di Palermo, 9 di Agrigento, 4 di Trapani e una di
Caltanissetta. L’amministrazione pagherà alle famiglie degli alunni
2.500 euro come risarcimento e altri mille euro per ogni mese in cui il
servizio di sostegno non è stato attuato.
Ancora una sentenza che ribadisce la necessità di affiancare il docente
di sostegno ai ragazzi disabili, che quando sono “certificati” hanno
pieno diritto ad essere seguiti da un insegnante specializzato per il
numero di ore necessario a superare i ritardi di apprendimento.
Il principio è stato ribadito dal Tar della Sicilia, che il 18 dicembre
ha condannato il ministero dell'Istruzione e l'Ufficio scolastico
regionale ad adottare misure di sostegno più adeguate nei confronti di
alunni di trenta scuole siciliane: 16 della provincia di Palermo, 9 di
Agrigento, 4 di Trapani e una di Caltanissetta.
Il Ministero dovrà inoltre pagare alle famiglie degli alunni 2.500 euro
come risarcimento e altri mille euro per ogni mese in cui il servizio
di sostegno non è stato attuato.
L'impiego di insegnanti di sostegno, scrivono i giudici del Tar, serve
a evitare che ciascun allievo disabile "fruisca solo nominalmente del
percorso di istruzione".
Le misure devono inoltre essere modulate "in funzione dello specifico e
concreto ciclo scolastico frequentato".
Disal.it