Ieri, in
commissione permanente 7ª Senato (Istruzione pubblica, beni culturali,
ricerca scientifica, spettacolo e sport) è stata presentata la bozza di
risoluzione dell'Affare Assegnato n. 235 "Enti Pubblici di Ricerca", a firma
del relatore Sen. Fabrizio Bocchino, Vicepresidente della Commissione.
Nell'illustrazione della bozza il relatore Bocchino ha sottolineato
ancora una volta che il rilancio del settore necessita di "interventi
impegnativi e coraggiosi non solo dal punto di vista finanziario" ed ha
auspicato che all'interno dei Gruppi Parlamentari si apra
un'approfondita discussione sugli impegni contenuti nella risoluzione,
dichiarando altresì la più ampia disponibilità al confronto.
" In ottemperanza al mandato di relatore affidatomi, ho ritenuto
opportuno presentare ai colleghi di commissione ed al Governo la mia
visione dello stato della Ricerca in Italia e degli interventi
necessari per il suo rilancio, visione che si è formata a seguito delle
numerose audizioni sia formali che informali e della discussione
generale avvenuta la scorsa settimana nonché dall'esame di molteplici
documenti che ho studiato approfonditamente in questi mesi. E' questa
ora la base di partenza per la fase finale del lungo iter di questo
Affare Assegnato".
Il procedimento è iniziato lo scorso Febbraio e nel giro di 4 mesi si
sono susseguite 32 audizioni che hanno coinvolto gli Enti Pubblici di
Ricerca (EPR), i sindacati, le associazioni di ricercatori (inclusi i
precari), le istituzioni internazionali nonché Confindustria e
l'agenzia di valutazione ANVUR, in quello che è stato definito "il più
grande esercizio di ascolto e condivisione del parlamento riguardante
gli EPR".
"Fra i punti più importanti" aggiunge il Sen. Bocchino "vi sono
senz'altro il piano straordinario di finanziamento che dovrebbe portare
da qui al 2020 il contributo pubblico in R&S allo 0,7% del PIL, il
passaggio da una programmazione finanziaria e scientifica annuale ad
una triennale, un piano straordinario per ridurre il precariato negli
EPR al 20%, l'introduzione di uno status giuridico normato per legge
per il personale di ricerca per rispondere alle esigenze di
valorizzazione del "capitale umano" così come indicato dalla UE, il
trasferimento delle prerogative di formulazione di una Politica della
Ricerca in capo ad un Comitato Interministeriale della Ricerca
presieduto dal Presidente del Consiglio per superare le frammentarietà
attualmente presenti e promuovere il coordinamento con le altre
Politiche di Sviluppo, lo scorporo del sistema degli EPR da quello
della Pubblica Amministrazione che preveda regole ed organizzazione
degli EPR rispettosi dei tempi e delle specificità della Ricerca e che
soprattutto, insieme ad un rafforzamento della valutazione ex-post,
implementi per questi Enti il concetto di autonomia responsabile,
allineandoli così ad analoghi centri di ricerca europei ed
internazionali."
La versione finale della risoluzione sarà presentata in Commissione la
prossima settimana per il suo voto finale, offrendo così la possibilità
al Governo di formulare un suo provvedimento in materia tenendo in
debita considerazione i risultati dell'Affare Assegnato, così come
annunciato dal Ministro Giannini.
Sen. Fabrizio Bocchino - Gruppo Misto
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