Non una riforma, non un adempimento burocratico, non un libro dei sogni.
Un patto, semplice e concreto.
L’Italia cambierà solo se noi metteremo al centro la scuola.
Noi possiamo mettere al centro la scuola solo se lo facciamo assieme
agli studenti, ai professori, ai dirigenti scolastici, alle famiglie,
al personale tecnico.
Il Parlamento può cambiare una legge. La scuola può cambiare un Paese.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte, cambiando tutte le leggi che
vanno cambiate.
Ma vi proponiamo di aiutarci a cambiare il Paese.
Come?
Molto semplice.
Qui trovate il rapporto sulla scuola, con le idee del Governo.
Dal 15 settembre al 15 novembre andremo scuola per scuola, aula per
aula a raccogliere le vostre opinioni. Scriveteci, criticateci, diteci
la vostra. Coinvolgetevi. Sono anni che fanno le riforme passando sopra
la vostra testa. Stavolta, no. Vogliamo affrontare questa sfida insieme.
Noi vi proponiamo i dodici punti che trovate nell’elenco allegato: mai
più precari, dal 2016 solo concorsi, basta supplenze, la scuola fa
carriera, la scuola si aggiorna, scuola di vetro, sblocca scuola,
scuola digitale, cultura in corpore sano, le nuove alfabetizzazioni,
fondata sul lavoro, la scuola per tutti tutti per la scuola. Trovate i
singoli punti nel documento allegato. Leggetelo, approfonditelo,
discutetelo.
Poi nella legge di stabilità entro l’anno mettiamo i soldi che servono,
per questo progetto e per l’edilizia scolastica. Da gennaio i testi di
legge. Il 2015 – dopo una lunga discussione – diventa l’anno della
sfida.
Vi propongo un patto, un patto educativo.
Noi sul tavolo mettiamo le idee che vedete e tutto il coraggio che
abbiamo, per evitare il coro di lamentela dei rassegnati e dei cinici
che già dicono: “Tanto non cambia mai nulla”
A voi chiedo di essere protagonisti e non spettatori.
Chi vuole bene all’Italia vuole bene alla scuola. Renderla più giusta e
più rispettata è il nostro obiettivo. Lo facciamo insieme?
Matteo Renzi