TRA TAGLI NAZIONALI E TAGLI LOCALI
Abbiamo di recente analizzato gli effetti del taglio del FUN su due diverse regioni, Marche (VEDI) e Sicilia (VEDI) ed abbiamo visto che gli effetti sulle due regioni sono alquanto diversi.
Questo potrebbe trarre in inganno, far pensare che il danno sia limitato solo ad alcune regioni; non è così: il danno è di livello nazionale, ma può succedere che a questo "danno nazionale" in alcune regioni si aggiunga un "problema locale", per cui gli effetti diventano più pesanti.
Vediamo allora per prima cosa di quantificare il danno a livello nazionale e proviamo poi ad ipotizzare cosa può succedere nelle diverse regioni.
TRA TAGLI PASSATI E TAGLI PERMANENTI
Inoltre, distinguiamo tra due tipi di danno:
-quello che possiamo chiamare il "danno pregresso", il danno cioè che riguarda gli anni scolastici precedenti
-quello che possiamo chiamare il "danno a regime", il danno cioè che riguarda l'anno scolastico in corso ed è destinato a protrarsi in futuro.
IL TAGLIO PER I TRE ANNI PASSATI (A.S. 2012/2013, 2013/2014, 2014/2015)
Andiamo a quantificare il "danno pregresso", facendo una stima che a nostro avviso è molto realistica:
Il danno pregresso/Media nazionale
A.S 2012/2013 | 2.544,52 |
A.S. 2013/2014 | 2.057,59 |
A.S. 2014/2015 | 2.112,62 |
TOTALE | 6.714,73 |
Abbiamo fatto la nostra stima assumendo un dato incontrovertibile: il taglio (Illegittimo...) che il MIUR/MEF ha operato per l'a.s. 2012/2013, che è stato di oltre il 13%; abbiamo proiettato questo taglio sui due anni seguenti ed abbiamo ottenuto i risultati riportati in tabella.
Come detto, questo è il danno in media nazionale, ma gli effetti nelle diverse regioni possono essere diversi, a seconda delle situazioni locali.
La Sicilia, ad esempio, subisce un danno ulteriore, perché il taglio del FUN è stato effettuato tenendo conto del numero dei dirigenti in servizio, mentre la distribuzione tra le diverse regioni è stata effettuata adottando il criterio del numero delle scuole.
Perché usare due criteri diversi? E' chiaro che la cosa non può funzionare, verrebbe da dire che non si possono usare due pesi e due misure, ma così ha stabilito molto cervelloticamente l'ultimo CCNL; è chiaro che le regioni ad organico pieno sono penalizzate, mentre quello con più vuoti di organico sono avvantaggiate (Lo abbiamo chiamato "tasso di saturazione").
Attenzione, stiamo parlando di processi oggettivi: contrazione di posti a seguito dei piani di dimensionamento, assunzioni a seguito dell'espletamento dei concorsi, pensionamenti, trasferimenti interregionali, etc...
I dirigenti scolastici delle diverse regioni non hanno alcuna colpa di quel che è succede, subiscono semplicemente gli effetti di decisioni prese da altri e soprattutto prese...dal caso!
IL TAGLIO PERMANENTE
Si potrebbe pensare che con l'a.s. 2015/2016 le cose cambiano, ma non è così; è vero, ci sono le nuove risorse stanziate dalla Buona Scuola, ma servono a lenire la ferita, non certo a guarirla.
Andiamo a quantificare i tagli che a nostro avviso sono inoppugnabili e, soprattutto, illegittimi; gli effetti concreti si potranno misurare solo dopo la firma dei CIR o l'emissione degli Atti Unilaterali.
Il mancato conferimento della RIA
Nella determinazione del FUN 2015/2016, il MIUR non solo ha contabilizzato i tagli effettuati negli anni passati, ha fatto un ulteriore taglio: non ha proceduto al conferimento della RIA dei pensionati degli ultimi quattro anni.
Il MIUR ha fatto un doppio taglio: ci sembra veramente troppo; il mancato conferimento della RIA comporta un danno di 27.435.394,35 euro.
Il taglio per il 2011/2012
A distanza di quattro anni, il MIUR ha deciso che bisognava tagliare anche il Fun del 2011/2012, per cui ha sottratto altri 7.204.189,67 euro dal FUN 2015/2016; anche questo è un danno permanente, almeno a quel che si capisce.
Il taglio a regime
Il taglio a regime è quindi di 34.639.584,02 euro, come di seguito specificato:
Taglio del FUN a regime
RIA | 27.435.394,35 |
TAGLIO A.S. 11/12 | 7.204.189,67 |
TOTALE | 34.639.584,02 |
Se si tiene conto che il FUN di quest'anno, dopo il conferimento delle risorse permanenti della Buona Scuola, è di 136.113.309,22 euro, il danno si aggira sul 25% del FUN; ipotizzando una media di 8.000 Dirigenti Scolastici in servizio, si tratta di una perdita di circa 4.300 euro l'anno.
Questo non è un danno una tantum, è un danno permanente, gli effetti si sentiranno anche in futuro.
IL TAGLIO AGGIUNTIVO PER ALCUNE REGIONI
Non è finita qui: ci sono sei regioni in sofferenza, quelle che secondo il MEF negli ultimi anni hanno sforato il budget e subiscono quindi un ulteriore taglio di 7.069.490 euro.
Non si capisce se si tratti di un taglio permanente o di un taglio valido solo per il 2015/2016.
In base al numero dei posti in organico, la loro media si va a collocare sotto la media nazionale in modo più o meno pesante, come di seguito quantificato:
Regioni in sofferenza
REGIONI | DIFFERENZA CON MEDIA ITALIA |
ABRUZZO | -3.183,13 |
LAZIO | -3.767,99 |
MARCHE | -1.159,48 |
MOLISE | -27,15 |
PUGLIA | -1.165,17 |
TOSCANA | -1.124,49 |
Bisognerà vedere cosa succede (E quantificare il danno aggiuntivo...) regione per regione dopo la firma del CIR 2015/2016, ammesso che un contratto venga firmato e non si arrivi all'Atto Unilaterale.
Le Marche che per gli anni passati hanno subito un danno inferiore rispetto alla Sicilia, la "sconteranno" nel CIR 2015/2016.
Pietro Perziani
http://www.governarelascuola.it