Un movimento spontaneo sorprendente che in pochi mesi è esploso sulla chat di telegram “ Soli dirigenti “ e sul sito facebook collegato, anch’esso costituito di “ SOLI DIRIGENTI”
Il movimento è trasversale a tutti i sindacati e a tutte le associazioni di dirigenti scolastici e si pone l’obiettivo di costituirsi in associazione nazionale per la dignità dei presidi, offesi da una retribuzione mortificante senza perequazione e senza RIA e minacciati e inquisiti dalle istituzioni dello Stato deputate alla sicurezza che invece di aiutare i presidi li arrestano e li multano tempestandoli di molestie burocratiche.
Il movimento degli indignati è nato a Salerno ed è stato promosso dall’ex vicepresidente dell’ANP di Salerno Alessandro Turchi, dimessosi dall’ANP nel 2013, quando ha rilasciato l’intervista al Mattino di Napoli :"L’episodio degli stipendi tagliati è solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso di una categoria che si è vista bistrattata in ogni modo"
Alessandro Turchi è nato a Livorno ma residente a Salerno da oltre quaranta anni, sociologo e giornalista. Dirige il PROFAGRI dal 1 settembre 2013, dopo aver retto le sorti per sei anni dell’Istituto Comprensivo San Tommaso d’Aquino di Salerno. Esperto di problematiche adolescenziali ha scritto, su questo argomento, molti articoli e vari testi. Scrive settimanalmente sul più letto quotidiano del Mezzogiorno, Il Mattino, e sulla rivista on line CGmagazine.it, di cui è direttore responsabile.
Ebbene grazie a una sua intuizione, sabato prossimo 21 ottobre 2017 a Roma nascerà “SOLO DIRIGENTI “. Gli iscritti alla chat di telegram e a facebook verranno nella capitale a loro spese per far nascere "fisicamente" l'associazione, da tante regioni, anche lontane. Dice Turchi : “Quel giorno non chiederemo a nessuno a quale partito o sindacato appartengono, ci importa solo una cosa: che siamo dirigenti della scuola e che siamo trasparenti e schietti. Non fonderemo sindacati, non inseguiremo nessuno, vogliamo solo essere noi stessi, Dirigenti con la D maiuscola”
Il modello organizzativo preso a riferimento è quello dei magistrati italiani che guarda caso sono 8.000 quanto i presidi italiani e organizzati in una sola ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI (in sigla ANM), ma ideologicamente suddivisi in 4 associazioni tra loro spesso in conflitto , magistratura democratica (sinistra), unità per la costituzione (centro), magistratura indipendente (destra), movimento per la giustizia (sinistra).
Gli scopi dell'ANM sono enunciati nell'articolo 2 del suo statuto:dare opera affinché il carattere, le funzioni e le prerogative del potere giudiziario, rispetto agli altri poteri dello Stato, siano definiti e garantiti secondo le norme costituzionali; propugnare l'attuazione di un ordinamento giudiziario che realizzi l'organizzazione autonoma della magistratura in conformità delle esigenze dello Stato di diritto in un regime democratico; tutelare gli interessi morali ed economici dei magistrati, il prestigio ed il rispetto della funzione giudiziaria; promuovere il rispetto del principio di parità di genere tra i magistrati in tutte le sedi associative; dare il contributo della scienza ed esperienza della magistratura nell'elaborazione delle riforme legislative, con particolare riguardo all'Ordinamento Giudiziario.
Lo Statuto di SOLI DIRIGENTI, ricalcherà lo Statuto dell’ANM e sarà articolato e complesso ed è in fase di approntamento; un team di alcuni dirigenti ci sta lavorando alacremente.
A Roma presso il Liceo Artistico Statale "Enzo Rossi" della preside Mariagrazia Dardanelli, Via del Frantoio, 2-4, adiacente fermata Santa Maria del soccorso della Metro B - direzione Rebibbia, ore 12.00 inizierà un percorso, superando le naturali piccole diffidenze di alcuni, le paure di altri, le idiosincrasie verso il nuovo di altri
Il 21 ottobre nascerà l’associazione che ci rappresenterà tutti, e dal giorno dopo saranno operativi il coordinamento degli oltre settemila dirigenti italiani, l'azione di pressione sui soggetti a vario titolo coinvolti, di monitoraggio sulle nostre condizioni di lavoro, di comunicazione circa le tante iniziative che metteremo in campo.
Il messaggio di Turchi è: “Ognuno può rimanere iscritto dove vuole, dalla bocciofila, alla CGIL o all’ANP. Noi vogliamo una sola cosa… che i dirigenti siano uniti e portino avanti i loro interessi. I se ed i ma di questi anni oramai non ci interessano più. Chiederemo incontri con i giornalisti, con il Ministro, con gli stessi sindacati, faremo iniziative, ma quel che è certo è che così non si va da nessuna parte. Stipendi ridicoli, responsabilità assurde che ci vedono sempre più spesso imputati, con enti locali, invece, deresponsabilizzati pur se detentori del potere di intervento. Un lavoro da Top manager e una retribuzione ed una considerazione sociale da impiegati del catasto. Basta! “!
Una cosa è certa i dirigenti scolastici non sono più disponibile alla rassegnazione.
Salvatore Indelicato
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