COME
AFFRONTARE UN'EMERGENZA DI PRONTO
SOCCORSO
IN
CASO DI INFORTUNIO
Nella generalità dei casi è possibile il verificarsi di un infortunio
di due tipi:
1. Infortunio che consente il trasporto
immediato dell'infortunato
Possono rientrare in questa categoria
quegli infortuni che producono ferite, contusioni, ustioni e fratture, che
comunque non coinvolgano la colonna vertebrale. In tal caso, bisogna
trasportare l'infortunato al più vicino posto di Pronto Soccorso.
Qualora l'infortunio produca la perdita
di conoscenza dell'infortunato, si dovrà procedere ad una rianimazione
dello stesso.
2. Infortunio che non consente il trasporto
dell'infortunato
Nel caso di lesioni gravi, (che coinvolgano ad
esempio la colonna vertebrale o che producano gravi fratture agli arti), poiché
lo spostamento dell'infortunato potrebbe causare maggiori complicazioni, si
richiederà tempestivamente l'intervento di un'ambulanza con personale
qualificato.
Il personale interessato, dovrà:
- non accalcarsi intorno all'infortunato;
- conservare la calma e non operare con
precipitazione;
- richiedere telefonicamente un'ambulanza
al Servizio Pronto Soccorso (118) specificando esattamente la località in
cui si trova l'infortunato;
- rilevare tutte le informazioni necessarie
per una descrizione dettagliata dell'accaduto al datore di lavoro per l'espletamento
degli adempimenti previsti.
Manovra rianimatoria in caso di arresto
cardio-respiratorio
La manovra di rianimazione cardio-polmonare sarà effettuata da addetti
preparati, per l'importanza che riveste nel salvare la vita del soggetto e per
la complessità delle operazioni da compiere.
Tali addetti saranno addestrati teoricamente e praticamente all'esecuzione
della manovra rianimatoria che comprende la ventilazione d'emergenza e il
massaggio cardiaco.
In particolare:
A) Incidente elettrico (elettrocuzione)
Si verifica quando il corpo umano interrompe il flusso di corrente tra due punti
in tensione (differenza di potenziale) in un circuito elettrico.
B) Elettrocuzione con limitazione della coscienza (per
es. corrente alternata per uso domestico): in genere reversibile, breve e non
lascia tracce.
Primo intervento: se il soggetto è "incollato" alla sorgente
elettrica:
- interrompere la corrente immediatamente
oppure staccare il soggetto con tela gommata o un palo di legno, cioè con
oggetto non conduttore.
N.B. non toccare l'infortunato direttamente
con le mani!
- accertarsi della presenza di toni cardiaci
ponendo l'orecchio sul petto dell'infortunato o ponendo i polpastrelli
delle dita lateralmente al pomo di Adamo (sede carotidea);
- accertarsi della presenza del rumore
respiratorio ponendo l'orecchio sulla bocca e naso e guardare i movimenti
del torace;
- posizionare il paziente in decubito
laterale per evitare difficoltà respiratorie, inviare l'infortunato al
pronto soccorso per accertamento clinico.
In caso di elettrocuzione grave è necessario
l'intervento dell'addetto sl Pronto Soccorso, data la gravità del quadro
patologico.
Ustioni e causticazioni
Sono lesioni dovute a contatto con fuoco vivo o corpi incandescenti, oppure con
corpi freddi (ustioni da freddo) o per l'azione di liquidi corrosivi, quali
acidi e basi concentrati (acido solforico, cloridrico, etc.). In tutti i casi
bisogna:
- lavare con soluzione fisiologica sterile
oppure con acqua fredda la zona colpita;
- detergere con soluzione acquosa di
amuchina al 3 %;
- non spogliare il malato, tranne quando i
vestiti sono impregnati di sostanze irritanti, sono caldi e ancora fumanti;
- sciogliere gli indumenti compressivi;
- avvolgere la parte ustionata con bende
sterili possibilmente imbevute di soluzione antisettica oppure con teli
puliti;
- se non è possibile accompagnare il
soggetto al Pronto Soccorso, preparare una scheda che riassuma i dati
anagrafici del soggetto, le circostanze dell'incidente, la natura della
sostanza ustionante e istruire adeguatamente l'accompagnatore.
N.B.: ustioni anche lievi (di 1° grado) ma
molto estese in ampiezza sono gravi e il paziente deve essere subito trasportato
al Pronto Soccorso. Nei casi in cui non si conosca il tipo di liquido corrosivo
che ha provocato l'ustione, si consiglia lavare con acqua fredda la zona
colpita.
Ferite
In caso di ferite operare come segue:
- detergere la cute intorno alla ferita,
possibilmente con acqua e sapone;
- lavare con soluzione fisiologica sterile o
acqua distillata sterile l'interno della ferita, cercando di allontanare
delicatamente eventuali corpi estranei (polvere, sabbia, etc.) visibili e
liberi, ma non cercare di estrarre schegge o corpi ritenuti;
- disinfettare dai margini della ferita
verso l'esterno (attenzione a non disinfettare l'interno della ferita)
con acqua ossigenata o mercurocromo al 2%;
- ferite da schegge di vetro sono molto
sanguinanti: applicare un bendaggio occlusivo;
- le lesioni da punta sono molto pericolose
(soprattutto alla mano) e spesso più estese di quanto appaiono;
- in caso di ferite al braccio togliere
anelli e bracciali.
N.B.: usare bende sterili e mai ovatta!
Emorragie esterne
- se localizzate alle estremità sollevarle
e fasciare con bendaggio compressivo;
- se l'emorragia non si arresta applicare
un bendaggio ematico con laccio emostatico, un tubo di gomma, bretelle etc.,
al di sopra della fonte emorragica in direzione del cuore.
N.B.: il bendaggio ematico va allentato in
caso di rigonfiato e disturbi vascolari da stasi e poi ripristinato.
Contusioni, stiramenti, ematomi
Si manifestano con rigonfiamenti vistosi e/o dolore acuto con difficoltà di
movimento del segmento colpito.
- applicare impacchi freddi e bende
elastiche e posizionare a riposo il segmento colpito.
N.B.: non praticare massaggi.
Fratture
Le fratture chiuse si possono riconoscere dalla deformità, dalla esagerata
mobilità e dal frizionamento osseo.
- non cercare di muovere il soggetto a meno
che non vi sia pericolo imminente;
- con molta cautela si deve steccare la
parte colpita con imbottitura che sorregga la zona e non lasci spazi vuoti
intorno alla frattura e ai legamenti;
- non fare una fasciatura stretta e
applicare uniformemente le stecche;
- se possibile, togliere scarpe o allentare
le allacciature;
- se la zona colpita è l'avambraccio,
applicare oltre alla stecca un sostegno (fascia collo-braccio).
Frattura di vertebre o di bacino (in seguito a caduta
da altezza elevata)
- evitare il più possibile movimenti e
attendere i soccorsi;
- se è necessario uno spostamento devono
collaborare almeno tre persone;
- porre sotto il soggetto una superficie
dura e immobilizzare le varie parti del corpo al sostegno.
Fratture aperte (o
esposte):
- fasciare l'arto o la zona con bende
sterili e steccare;
- evitare manipolazioni della frattura (non
portare la frattura sotto pelle per pericolo di infezioni differite).
Lussazioni
In seguito a caduta si può avere la dislocazione di un segmento osseo dalla
sede articolare. In tal caso:
- immobilizzare con bendaggio la zona
colpita e inviare al Pronto Soccorso.
Distorsioni
- applicare impacchi freddi;
- non forzare l'articolazione colpita;
- si può effettuare un bendaggio
immobilizzante dell'articolazione.
N.B.: se non si hanno a disposizione stecche
appropriate si possono utilizzare giornali arrotolati, pali di legno o altri
supporti rigidi ricoperti di bende, e, come imbottitura, ovatta, indumenti o
asciugamani etc.
(Dal documento Valutazione rischi del Circolo Didattico
di Randazzo)