Sin dall’inizio la segreteria sbuffava e si lamentava del nuovo sistema di inserimento e trasmissione dei contratti a T.D. al Ministero e ci avvisava che ci sarebbe stato un lieve ritardo nella liquidazione dello stipendio di settembre.
Il sito www.pubblica.istruzione.it pubblicizzava c,n orgoglio la cosiddetta “dematerializzazione dei contratti” e invitava i supplenti (o precari che dir si voglia) a registrarsi sul sito con una procedura assurda, macchinosa, complicata e degna di un videogioco a livelli stile “Prince of Persia” (chi vuole può provarci a questo link http://www.pubblica.istruzione.it/demat/index.shtml) per visualizzare il proprio contratto online e lo stato di trasmissione dello stesso. Oggi è il 20 ottobre, a un mese e mezzo dall’inizio del nostro contratto e a quasi quattro mesi dall’ultimo stipendio, nessuno o pochi dei docenti a T.D. ha ricevuto il primo stipendio e nemmeno il cedolino che lo annuncia.
Qualcuno mantiene una Famiglia, qualcuno tenta di mantenere se Stesso, qualcuno ha un Mutuo consistente e altre Spese da sostenere.
La mattina, da bravi fannulloni, andiamo a scuola puntualmente mentre forse dovremmo
- rifiutarci, magari giustificandoci che non abbiamo più i soldi per la benzina.
- oppure entrare in classe e discutere con i ragazzi, sempre ogni giorno, nel susseguirsi del tempo, di tutto tranne che del programma per cui NON ci pagano.