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N. 142, 15 marzo 2004
SOMMARIO
1. La tela di Penelope dei posti di sostegno
2. La deroga di sostegno: valvola di sfogo o mina vagante?
3. Aprea in Parlamento conferma l'allarme di Tuttoscuola per l'inglese
4. Il tutor spalmato
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.47/143:
- Docenti di sostegno a rischio di licenziamento?
- Scadenza delega: corre la clessidra verso il 17 aprile 2005
- Le tre "i" diluite in 12 anni. Starting with English
- Disubbidienza civile o sciopero bianco?
- La nuova strategia comunicativa di Letizia Moratti
- Israele e Palestina: la storia manipolata
E poi tutte le scadenze aggiornate della scuola nella rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM
Per consultarle:
http://www.tuttoscuola.com/focus____________________________________________________________
1. La tela di Penelope dei posti di sostegno
Negli ultimi due anni gli alunni disabili inseriti nelle scuole sono
aumentati di quasi 19 mila unita' (erano 132.402 nel 2001/02 sono
151.327 quest'anno) con un incremento del 14,3%.
I posti di sostegno in complesso (quelli di diritto e quelli di fatto)
sono si' aumentati di quasi 4 mila unita', passando da 71.194 a
75.111, ma con un incremento percentuale inferiore (+6,2%).
Lo sforzo insomma e' stato notevole, ma, come si puo' rilevare, non
proporzionato, tanto che il rapporto alunni disabili/docenti di
sostegno e' passato da 1,86 alunni/docente a 2,00, che significa un
minor numero di ore settimanali in cui un alunno disabile fruisce del
sostegno (e tutto cio', ricordiamolo, insieme al fatto che un terzo
dei comuni ha una popolazione inferiore ai mille abitanti, concorre ad
abbassare il rapporto docente/alunni, il piu' basso in Europa).
E per il prossimo anno cosa ci si deve attendere? Nella manovra per
gli organici dei docenti statali per il 2004-2005 c'e' una nota
dolente anche per i posti di sostegno per l'integrazione degli alunni
disabili: 800 posti in meno.
Ma quei posti ora teoricamente soppressi, riappariranno come
d'incanto, per di piu' aumentati, nell'organico di fatto per il nuovo
anno scolastico. Succede cosi' da diversi anni: nel 2001/02 il
ministro uscente, De Mauro, ridusse l'organico di 178 posti e quello
entrante, Moratti, restitui' di fatto 5.767 posti; l'anno dopo 471 in
meno nel diritto e 4.565 in piu' di fatto; per l'anno in corso taglio
di 604 posti e aumento di fatto di 927 posti.
Questa specie di sindrome di Penelope del disfare e fare e' in realta'
l'effetto, in buona parte, del problema stesso dell'integrazione,
difficile da governare e da controllare.
La Finanziaria 2003 e' intervenuta sulla materia, prevedendo due forme
di controllo dell'integrazione: accertamento collegiale della
disabilita' e responsabilizzazione diretta dei direttori degli uffici
scolastici regionali nell'assegnazione dei posti di sostegno in
deroga. Il primo provvedimento, atteso per marzo dell'anno scorso, si
e' perso nei meandri della Conferenza unificata e del ministero della
Sanita' (e sarebbe opportuno che il MIUR ne sollecitasse la
definizione). Il secondo e' stato in buona parte vanificato dalla
necessita' di dover accogliere le domande di inserimento di disabili
certificati dalle Asl.
2. La deroga di sostegno: valvola di sfogo o mina vagante?
Un tentativo di mettere sotto controllo il fenomeno dell'integrazione
e dei suoi costi venne attuato con la Finanziaria 1998 (perche' certi
interventi di riforma si fanno con leggi finanziarie?), disponendo che
l'organico di docenti di sostegno fosse rapportato all'entita'
dell'intera popolazione scolastica (un posto ogni 138 alunni).
Ma il Parlamento, nella convinzione che il problema non potesse essere
regolato con criteri ragionieristici, introdusse una piccola
salvaguardia per questo importante servizio, prevedendo che, in casi
eccezionali e per gravi situazioni si potessero aggiungere altri posti
di sostegno in deroga.
E dispose che i posti in deroga fossero coperti da personale a tempo
determinato nominato fino al termine delle attivita' didattiche (il
che consentiva anche un piccolo risparmio).
Quella deroga, risposta a una crescente domanda di inserimento che non
poteva essere ingabbiata nel burocratico parametro dell'uno a 138, e'
diventata ormai una regola, tanto che oltre un terzo degli attuali
posti di sostegno funzionanti e' appunto in deroga.
Quest'anno su 75.611 posti di sostegno funzionanti, ve ne sono 26.930
in deroga (il 35,6% del totale). Ma, quel che e' peggio, tutti quei
posti sono occupati da personale precario.
Nel primo anno di applicazione di quella legge finanziaria la deroga
era gia' del 17%, ma, come si vede, e' piu' che raddoppiata nel
quinquennio, rendendo, quanto meno, improprio chiamare ancora deroga
qualcosa che e' ordinario. Ma soprattutto la deroga, assurta a livelli
quantitativamente cosi' elevati, ha messo a nudo un problema di
qualita' dell'integrazione: il delicato processo di inserimento e di
apprendimento del disabile puo' essere reso piu' difficile dal
cambiamento ogni anno del docente che lo assiste?
L'aumento cosi' elevato di disabili certificati dalle Asl sembra far
capire che vi e' oggi un mutato quadro clinico che chiede nuove
condizioni di intervento del sostegno. E di conseguenza potrebbe
richiedere di modificare e rendere piu' efficace la spesa che lo Stato
sostiene per l'integrazione scolastica dei disabili.
La tabella con l'andamento dei posti di sostegno di diritto e in
deroga nel quinquennio 1998-2003 e' consultabile su
http://www.tuttoscuola.com____________________________________________________________
Docet 2004: il futuro dell'insegnante
Il futuro dell'insegnate al centro del grande dibattito a Docet sulla
scuola.
Ampio spazio collettivo dedicato alle associazioni e ai movimenti per
la scuola.
Materie di insegnamento, libri di testo, ruolo dei docenti, nella
scuola della Riforma.
Riflessioni sul valore del mestiere di insegnare, sul significato di
fare scuola oggi.
A Docet, 15-18 aprile 2004, Bologna.
http://www.docet.bolognafiere.it____________________________________________________________
3. Aprea in Parlamento conferma l'allarme di Tuttoscuola per l'inglese
Ai primi di marzo Tuttoscuola aveva lanciato l'allarme ("Manca il
puntino sulla i dell'inglese alla scuola media") sul taglio di ore
dell'insegnamento dell'inglese nella scuola media per effetto della
riforma che, secondo il quadro orario contenuto nelle Indicazioni
nazionali, sarebbe passato dalle attuali 3 ore settimanali a 1,38 (99
annue ridotte a 54).
Gli onorevoli Colasio e Bimbi della Margherita hanno presentato in
merito un'interrogazione parlamentare a cui ha risposto il
sottosegretario Aprea, che ha dovuto ammettere la fondatezza della
nostra segnalazione, come hanno riferito molti organi di stampa.
A compensazione della riduzione delle ore di inglese vi sarebbero,
secondo il sottosegretario all'istruzione, le ore opzionali aggiuntive
e la diffusione dell'inglese in tutte le classi di elementare.
In effetti, se la richiesta delle famiglie per le attivita'
facoltative si indirizza verso l'inglese, un recupero di quanto tolto
alle lezioni obbligatorie vi potrebbe essere, ma cosa succedera' per
le famiglie che fanno un'altra scelta opzionale o non ne fanno alcuna?
Quanto poi alla compensazione che verrebbe dalla scuola elementare, vi
e' da dire che da la' non verra' alcun aiuto. Infatti le classi terze,
quarte e quinte, che fruivano pressoche' tutte dell'inglese, avevano
un orario di tre ore a settimana ciascuna che equivaleva a 99 ore
all'anno.
Nel triennio conclusivo dell'attuale scuola elementare un alunno
cumulava, prima della scuola media, un bagaglio di 297 ore.
Con la riforma, l'inglese verra' insegnato fin dalla prima classe ma
per una sola ora a settimana che, a quanto sembra, diventeranno due
ore dalla seconda classe in poi. Il totale del futuro insegnamento di
inglese nella scuola elementare sara' quindi di 297 ore (1+2+2+2+2 per
33 settimane), proprio come gia' succedeva fino ad oggi, senza contare
che circa il 60% delle prime e seconde classi della scuola elementare
di oggi ha anticipato l'insegnamento dell'inglese con due-tre ore a
settimana.
Insomma, verrebbe da dire: meno annunci di cambiamento e piu'
attenzione alle conseguenze delle proprie decisioni.
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su TuttoscuolaFOCUS
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4. Il tutor spalmato
Lo chiamano il tutor diffuso, ma c'e' gia' chi preferisce chiamarlo il
tutor spalmato.
In tempi in cui gli slogan di solidarieta', per fatti molto piu'
drammatici e importanti, affermano "siamo tutti americani" o "siamo
tutti spagnoli", anche nella scuola il "siamo tutti" sta prendendo
piede nei riguardi del docente tutor.
Siamo tutti tutor e' la parola d'ordine che passa soprattutto tra i
rappresentanti sindacali della Cisl-scuola che, in questo modo,
cercano di attenuare l'effetto di un aspetto di riforma, la funzione
tutoriale, da loro mai condiviso.
La funzione tutoriale, secondo le recenti norme legislative,
presuppone una quantita' di incarichi (rapporti con le famiglie e con
il territorio, orientamento e assistenza dell'alunno, cura della
documentazione per il portfolio, coordinamento dell'e'quipe dei
docenti) che il decreto legislativo 59/2004 affida interamente alla
responsabilita' del docente tutor.
Una parte del sindacato punta a fare di questa funzione uno
spezzatino: un po' all'uno e un po' all'altro, un gruppo di alunni a
me e un gruppo di alunni a te, in una operazione distributiva che mira
all'uguaglianza di funzione.
Si arriverebbe cosi' ad una funzione tutoriale distribuita tra tutti
gli insegnanti con una spalmatina di tutor su tutti. In questo modo si
salverebbe la pariteticita' di funzioni tra gli insegnanti, tutti
uguali nella buona e nella cattiva sorte.
I propositi cozzano pero' con il dispositivo del decreto che, in
quanto norma generale, non consente deroghe nemmeno nei confronti
dell'autonomia scolastica. Come andra' a finire?
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IN EDICOLA IL NUMERO DI MARZO DI TUTTOSCUOLA
Tra i principali articoli:
- Vademecum per il primo ciclo:
il tutor, la formazione, i quadri orario, le nuove discipline, etc
- "Il nostro successo? Una bocciatura per la Moratti".
Intervista a Panini, segretario della Cgilscuola
- Il federalismo dell'istruzione nella sentenza della Consulta
- Toh, chi si rivede! I genitori a scuola:
mamme e papa' tornano in classe per capire la riforma
- Riapriamo il dibattito sulla lettura: e' solo analisi del testo?
- Laboratori musicali, quali prospettive?
- Apprendimento e autostima. Il metodo dello shaping
Per il sommario completo:
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.47/143:
Docenti di sostegno a rischio di licenziamento?
Il Miur nel 2001 consenti' di aggiungere il titolo di specializzazione
per sostegno agli alunni disabili conseguito a graduatorie gia'
definite. Il Tar pero' ha annullato la circolare. Quale l'effetto? (.)
(si parla di: graduatorie, TAR. Per leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
Scadenza delega: corre la clessidra verso il 17 aprile 2005
Fatta la circolare, seguiranno altri provvedimenti, Ma l'esperienza
del primo decreto attuativo non induce all'ottimismo circa il rispetto
della delega (.) (si parla di: tutor, docenti di educazione tecnica,
inglese. Per leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
Le tre "i" diluite in 12 anni. Starting with English
Ma l'inglese si studiera' a scuola di piu' o di meno di prima? Un
confronto con la scuola tradizionale, condotto solo in termini
quantitativi potrebbe portare fuori strada (si parla di: tutor, piani
di studio, laboratorio di informatica. Per leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
Disubbidienza civile o sciopero bianco?
La parola di fuoco covava da un po' di tempo sotto la cenere:
resistere, resistere, resistere contro la Moratti e contro la sua
riforma. L'Amministrazione ha l'obbligo di perseguire (si parla di:
tutor, libri di testo, obbligo di servizio. Per leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
La nuova strategia comunicativa di Letizia Moratti
Da qualche tempo la Moratti sembra aver deciso di modificare la
strategia comunicativa mantenuta fin dall'inizio. Tenta cosi' di
contrapporre alla preoccupazione di studenti, insegnanti, famiglie,
l'affermazione che si tratta di una legge (si parla di: Furio Colombo,
Pesenti, Cosentino tutor, libri di testo, obbligo di servizio. Per
leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
Israele e Palestina: la storia manipolata
Che cosa si studia nei manuali di storia in uso nelle scuole di
Israele e in quelli adottati nei territori amministrati dalla
Autorita' palestinese? (si parla di: libri di testo, tolleranza. Per
leggerlo:
http://www.tuttoscuola.com/focus )
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- Rilevazione attrezzature tecnologiche per la didattica
- apertura funzioni per dati organico
- Consegna modelli 730/2004
- Primavera d'Europa
- Sciopero personale scolastico
- revoca domande mobilita' docenti scuola dell'infanzia
- Comandi presso le Universita'
- riconoscimento parita' scolastica
- comunicazione attivita' di formazione
- 21-22 aprile - prove scritte concorso IRC
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