ingiuria un dirigente della Gilda degli insegnanti. Condannata Preside di Venezia
dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 19.11.2009
A volte restano impuniti. A volte no.
E' finita come doveva la vicenda giudiziaria di una Dirigente scolastica di Venezia, ora in pensione, che nell'ottobre del 2007 si era rivolta termini ingiuriosi ad un proprio insegnante, peraltro coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti, con toni offensivi consigliandogli "qualche cura medica specifica" al fine di recuperare la "perdita totale di controllo" causa di "malessere psichico" e di "disagio mentale assai scomodo a sé medesimo, [ed] ai rapporti con la scrivente...". Parole scritte nero su bianco su carta intestata della scuola con tanto di firma.
La preside in questione, forte dell'impunità che spesso accompagna chi si trova senza particolari meriti dirigere scuole tanto complesse quanto delicate, si era permessa di rivolgersi con questi toni al docente che in Collegio le aveva chiesto conto della mancata informativa su questioni allora particolarmente delicate relative al dimensionamento delle scuole del primo ciclo del comune di Venezia (dimensionamento che peraltro ha comportato per alcuni insegnanti veneziani la perdita della titolarità nella scuola di servizio ed il trasferimento d'ufficio in altra sede).
Per tale motivo il Giudice di Pace Santambrogio del tribunale di Venezia il 18 .11.2009 ha accolto la tesi della parte civile difesa dall'avv. Marco Foffano ed ha sanzionato l'ex DS O.B. per ingiuria nei confronti del docente condannandola a un'ammenda di 300 €, al risarcimento di 800 € per il danno subito dal professore nonché al pagamento delle spese processuali.
La tesi della difesa appellatasi alla crisi del rispetto per le gerarchie ed ad una presunta mancanza di senso del dovere - giungendo peraltro a citare lo stesso Brunetta - non ha trovato alcun riscontro finale. La Ds in questione è stata quindi riconosciuta responsabile dell'ingiuria e di mancanza di rispetto nei confronti di un collega peraltro stimato dai colleghi e dalle famiglie per la professionalità e serietà nello svolgimento della professione.
Si attende ora la seconda puntata della tormentata vicenda tra DS e docente, citato in giudizio dalla stessa senza uno stralcio di prova per una altro episodio verificatosi nel 2008.