12 settembre 1966
VESTITA DI ROSSO
Sei comparsa al portone
in un vestito rosso
per dirmi che sei fuoco
che consuma e riaccende
.Una spina mi ha punto delle tue rose rosse
perché succhiasse al dito, come già tuo, il mio sangue.
Percorremmo la strada
che lacera il rigoglio della selvaggia altura,
ma già da molto tempo
sapevo che soffrendo con temeraria fede,
l’età per vincere non conta.
Era di lunedì,
per stringerci le mani
e parlare felici
non si trovò rifugio
che in un giardino triste
della città convulsa.
GIUSEPPE UNGARETTI