La fuga, la sosta. Caravaggio a Siracusa: Pino Di Silvestro esordiente, a quasi settant’anni, ci propone un sorprendente viaggio sull’inquieta figura del pittore lombardo: un Caravaggio stanco, devastato, in preda ad accensioni da “sfinimento estatico” e da “allucinato stordimento”, nel bene e nel male, sorprendentemente ‘moderno’. “Sulla sosta a Siracusa di Caravaggio, fuggitivo da Malta, Di Silvestro ha scritto un romanzo di puntigliosa documentazione e di fervida invenzione, un forte romanzo di ombre e di luci caravaggesche. La scrittura di grande suggestione e di straordinaria estensione lessicale, di recuperi nominali di luoghi, ambienti, azioni in cui i “sicilianismi” non hanno nulla da spartire con il vernacolo di maniera, ma sono necessitati oltre che da un’esigenza di “colore” storico, dalla legge dell’ eufonia” (Vincenzo Consolo, Corriere della Sera 29.11.2002) Pino Di Silvestro nato a Siracusa nel 1934. Pittore, incisore e docente di letteratura tedesca ha illustrato opere di Luciano, Sofocle, Eschilo, Hölderlin, Dante. Con Sellerio ha pubblicato il saggio August Von Platten. Morire a Siracusa (1987) e le Epigrafi di Sciascia (1996). Questo è il suo primo romanzo, seguito da “L’ora delle vipere”, Baldini Castoldi,