Superiori
ancora senza regole. Iscrizioni al buio per 500mila;
Bullismo: picchiato a scuola
rischia di perdere un testicolo. Bambino colpito da compagno durante
ricreazione nel viterbese
Friuli: droga e lesioni a
scuola: Tre arresti e 35 denunce per bullismo
Roma: Alunni sotto la pioggia,
genitori e docenti: occuperemo due scuole
Boom di insufficienze alle
superiori voti più bassi del sei in 8 pagelle su 10
Redazione
redazione@aetnanet.org
Superiori ancora senza regole
Iscrizioni al buio per 500mila
Scelta al buio per un milione e mezzo di studenti italiani. Le
iscrizioni al primo e agli anni successivi delle scuole superiori
targate Gelmini inizieranno il 26 febbraio, ma i Regolamenti che
giustificano la riforma, definita "epocale" dallo stesso ministro
dell'Istruzione, misteriosamente non sono ancora stati pubblicati. E
senza Regolamenti, gli studenti non sapranno cosa e come studieranno,
gli insegnanti non sapranno cosa e dove insegneranno, le scuole e gli
enti locali (le province e le regioni) non potranno formulare i loro
piani dell'offerta formativa. Si va avanti in questi giorni a forza di
bozze non ufficiali, che possono cambiare da un momento all'altro, di
voci provenienti dalla capitale e di indiscrezioni. Ma di certo c'è
poco, solo una circolare sulle iscrizioni che la Flc Cgil definisce
piena di "contraddizioni".
E dire che dalla definitiva approvazione della riforma da parte del
Consiglio dei ministri, avvenuta lo scorso 4 febbraio, sono passati ben
15 giorni. I tre Regolamenti - che verranno pubblicati in gazzetta
sottoforma di decreti del Presidente della repubblica, non avrebbero
ancora ottenuto il benestare dei tecnici del ministero dell'Economia,
particolarmente attenti ai tagli. Il numero di ore tagliate in ogni
indirizzo, come si evince dalla relazione tecnica allegata al
provvedimento, sarà sufficiente a garantire la cura dimagrante (27 mila
cattedre in tre anni) per gli organici del personale docente che il
governo si aspetta? E' questo il quesito che si pongono gli esperti di
via XX settembre.
Intanto, gli oltre 500 mila ragazzini che frequentano la terza media
sono chiamati a scegliere come proseguire gli studi, ma i dubbi sono
ancora parecchi. La Flc Cgil ne cita soltanto alcuni. "La circolare
sulle iscrizioni - dicono da via Leopoldo Serra - evidenzia numerose
contraddizioni legate alle possibili scelte degli indirizzi". Allo
scientifico, per esempio, "manca la distinzione tra il liceo
scientifico e l'opzione delle scienze applicate: quella senza il
Latino". Quali scuole potranno attivarla? E in quale misura: una
classe, due classi o tutte? Le scuole non lo sanno e di conseguenza non
lo sapranno neppure le famiglie. Stesso discorso per le opzioni dei
licei delle scienze umane e "per l'istituto professionale per i servizi
socio sanitari, per i quali - continuano dalla Cgil - non si fa nessuna
distinzione rispetto alle due ulteriori articolazione di Ottico e
Odontotecnico". Ma non è tutto.
Anche i licei linguistici e quelli musicali e coreutici, di cui si sa
pochissimo, viaggiano a vista. Dove saranno attivati? E con quanti
posti disponibili? Il fatto è queste cose sono di competenza delle
regioni e delle province, che dovrebbero predisporre i cosiddetti Piani
dell'offerta formativa territoriali, ma in assenza dei Regolamenti
tutto è fermo. "Risulta veramente paradossale - commenta i sindacato
guidato da Mimmo Pantaleo - che l'informazione alle famiglie possa
essere fornito attraverso un sistema automatico di confluenze, vedi
punto 11 della circolare, in barba alle competenze delle Regioni e alle
eventuali richieste delle scuole".
I dubbi diventano enormi passando agli istituti tecnici e
professionali. Sono circa un milione gli studenti delle prime, seconde
e terze classi che il prossimo anno (quando diventeranno seconde, terze
e quarte classi) si vedranno ridotto l'orario delle lezioni. A 32 ore
oppure a 34 per le seconde e 35 ore per le terze e quarte? Una bozza di
regolamento prevede tagli alle ore soltanto nelle seconde e terze, un
altro anche alle quarte. Qual è quello più attendibile? E quali materie
verranno sforbiciate negli istituti tecnici, quelle con il maggiore
numero di ore: cioè quelle tecniche? Potrebbe essere, ma non è ancora
certo.
E ancora, quali materie potranno insegnare i docenti? Ma, soprattutto,
in quali indirizzi. Solo a titolo di esempio, si veda la questione
della Matematica al liceo scientifico. I docenti di sola Matematica
potranno continuare ad insegnarla al biennio o saranno dirottati
altrove? E chi insegnerà l'Informatica negli scientifici? E le lingue
straniere, è vero che col tempo si farà una sola cattedra per Inglese e
Francese? Al momento, e senza documenti ufficiali, l'unica cosa certa
sembra proprio l'incertezza.
Le scuole, in più, non sono ancora in grado di definire i loro piani
dell'offerta formativa, anche perché, si vocifera che gli eventuali
docenti che dovessero rimanere senza cattedra, visto che lo stato li
pagherà ugualmente, potrebbero essere richiesti dalle stesse scuole per
ampliare l'offerta formativa. Ma sarà vero? E, in ogni caso, quando si
saprà? Probabilmente ad agosto quando scatteranno i trasferimenti dei
docenti. Ma, in questo caso, i genitori avranno già scelto da un pezzo
e ritornare sui propri passi sarà impossibile.
(Republica- SALVO INTRAVAIA)
Bullismo: picchiato a scuola rischia
di perdere un testicolo Bambino
colpito da compagno durante ricreazione nel viterbese
(ANSA) - VITERBO, Un bambino di 13 anni e' stato colpito da
un compagno con un calcio all'inguine durante l'ora di ricreazione ed
e' stato operato.L'episodio e' avvenuto un alcuni giorni fa nella
scuola media 'Salotti' a Grotte di Castro nel Viterbese. L'intervento
chirurgico e' stato necessario per rimuovere un ematoma al testicolo
destro che rischiava di andare in necrosi. Qualora l'organo non dovesse
riprendere la funzionalita' sara' inevitabile l'asportazione.Avviata
un'indagine.
VITERBO - Rischia di perde un testicolo un ragazzino di 13 anni che
durante l'ora di ricreazione è stato colpito con un calcio all'inguine
da un compagno di classe nella scuola media Salotti a Grotte di Castro.
A picchiare il tredicenne, che soffre di qualche disturbo della
personalità, uno studente che avrebbe già avuto cinque note per
comportamento violento. A scatenare la violenta reazione un bicchiere
d'acqua che il 13enne aveva fatto cadere sui disegni di alcuni suoi
compagni di classe durante l'ora di educazione artistica.
«Mi ha dato un calcio, perché gli avevo fatto cadere l'acqua sul
disegno, poi mi ha insultato e minacciato, intimandomi di non dire
nulla» ha raccontato alla nonna il 13enne.
Sull'episodio è stata avviata un'indagine. I genitori del bambino hanno
accusato anche la direzione dell'istituto che, a loro dire, non avrebbe
ancora aperto un'inchiesta interna per far luce sull'episodio. «Quando
ho chiesto alla preside di aprire un'inchiesta interna - racconta la
nonna - mi è stato risposto "lei faccia i suoi passi, noi siamo
assicurati". Mi sembra - aggiunge - un comportamento assurdo e
irresponsabile». Il giorno dopo, il legale della famiglia, l'avvocato
Angelo Di Silvio, ha inviato una lettera alla scuola: «Mi risulta che
di fronte a un episodio di bullismo così grave - ha scritto - e
nonostante la reiterata richiesta della nonna di avviare un'indagine
interna volta a far luce sulla vicenda, nulla sia stato fatto. Pertanto
- ha aggiunto - vi invito a fare chiarezza sul fatto e a fornire al
sottoscritto gli estremi della polizza assicurativa per avviare l'iter
risarcitorio, facendo salva l'azione penale, tra l'altro già avviata».
Il tredicenne è stato operato per la rimozione di un grosso ematoma al
testicolo destro che rischiava di andare in necrosi. Qualora l'organo
non dovesse riprendere la funzionalità sarà inevitabile l'asportazione.
Il bambino pur avvertendo dolori lancinanti per alcuni giorni non ha
detto nulla ai genitori. È stata la nonna, un'ex impiegata del
provveditorato scolastico, che vedendolo sofferente gli ha abbassato
gli slip è ha visto il grosso ematoma sui genitali. Lo ha accompagnato
all'ospedale di Viterbo dove è stato ricoverato in prognosi riservata e
operato d'urgenza.
Friuli: droga e lesioni a scuola: Tre
arresti e 35 denunce per bullismo
Droga, alcol e minacce tra i banchi di scuola. Polizia e carabinieri
hanno ricostruito un quadro desolante di atti di bullismo in alcuni
istituti scolastici di Cividale del Friuli e arrestato tre persone,
denunciando e segnalando un centinaio di ragazzi. Gli episodi
ricostruiti dagli investigatori riguardano fatti avvenuti nell'anno
scolastico 2008-2009 e l'estate scorsa, e sono stati accertati anche
utilizzando intercettazioni telefoniche.
Le droghe che giravano tra i ragazzi erano marijuana e hascisc, ma in
alcuni casi si trattava anche di cocaina ed ecstasy. Gli stupefacenti
venivano acquistati a Udine, Pordenone e in Veneto e spacciati durante
gli intervalli tra le lezioni, all'interno o all'estero delle scuole.
In alcuni casi venivano organizzati tra gli studenti "festini" a base
di alcol, e un ragazzo veniva costretto a pagare il conto, con minacce
o con uno storditore elettrico usato per gli animali. Per l'acquisto
delle droghe sono stati anche rubati dei gioielli nella casa di uno
degli studenti.
Nel complesso, sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare,
tra le quali una di affidamento a una comunità per un minorenne e 35
giovani sono stati denunciati, a vario titolo, per spaccio di droga e
altri reati tra cui minacce, lesioni, favoreggiamento. I dirigenti di
un istituto sono stati denunciati per omessa denuncia, per un pestaggio
che aveva comportato anche l'intervento del 118 ma che si era risolto
nell'emissione di un provvedimento disciplinare e non era stato
segnalato alle forze dell'ordine. Infine, 65 persone, circa la metà
minorenni, sono state segnalate alla Prefettura in quanto risulta che
abbiano fatto uso di stupefacenti.
Bullismo: droga ed estorsioni in scuole friuli, arresti -CIVIDALE
(UDINE)– Arresti e denunce di giovani, tra cui anche minorenni, sono
stati eseguiti dagli agenti del Commissariato e dai Carabinieri di
Cividale del Friuli (Udine), che hanno scoperto un presunto traffico di
stupefacenti tra gli studenti negli ambienti scolastici. L’indagine ha
portato alla scoperta di alcuni canali di rifornimento di hascisc e
marijuana, che venivano venduti agli studenti. Sono state arrestate tre
persone, di cui una minorenne, e denunciati alla magistratura ordinaria
e minorile 35 giovani accusati di episodi di bullismo ed estorsione.
(ANSA)
Roma: Alunni sotto la pioggia,
genitori e docenti: occuperemo due scuole
Genitori, insegnanti e personale Ata delle scuole elementari romane
"Principe di Piemonte" e "Leonardo Da Vinci", entrambe del 49° circolo
didattico nel quartiere Ostiense, vicino alla basilica di San Paolo,
hanno annunciato che occuperanno simbolicamentemartedì, mercoledì e
giovedì prossimo il proprio istituto «per protestare e informare sui
provvedimenti governativi che hanno ridotto al collasso i propri
istituti».
«Il mancato finanziamento per le supplenze e i tagli non ci permettono
più di andare avanti regolarmente - hanno detto genitori e insegnanti
dei due istituti - Visto che ormai non è possibile convocare supplenti
per periodi brevi, quando manca un insegnante le classi vengono divise
e i bimbi sono costretti a spostarsi per gruppi, spesso sotto la
pioggia, aggregandosi ad altre classi che si trovano in padiglioni
distanti fino a due o trecento metri all'interno del parco della
scuola. Inoltre, secondo una circolare ministeriale la dirigente è
stata costretta a tagliare del 25% il budget previsto dal contratto per
il servizio di pulizie, ma noi non vogliamo che gli alunni stiano in
una scuola sporca». Durante l'occupazione si alterneranno regolari
lezioni e attività di "didattica alternativa" con la partecipazione dei
genitori e iniziative ricreative per bambini nel pomeriggio.
Scuola, boom di insufficienze alle
superiori. Voti più bassi del
sei in 8 pagelle su 10
Boom di brutti voti per gli studenti palermitani. Il primo quadrimestre
si è concluso da poco più di un mese e nella scuola si fanno i primi
bilanci. Le cose, per gli oltre 63 mila studenti delle scuole superiori
di Palermo e provincia, stavolta sono andate decisamente peggio di un
anno fa: più insufficienze e più argomenti da recuperare per evitare di
essere rimandati a settembre e bocciature. In alcuni indirizzi, trovare
ragazzi che al giro di boa presentino la sufficienza in tutte le
materie è un´impresa ardua, e si confermano come veri e propri scogli
difficili da superare il primo e il terzo anno di ogni indirizzo.
Le scuole, dopo il rito degli scrutini e dopo avere distribuito le
pagelle ai genitori, in questi giorni sono alle prese con i corsi di
recupero. Per evitare brutte sorprese coloro che se lo possono
permettere hanno già inviato i figli dai prof privati. Con cifre
variabili da 15 a 50 euro l´ora, i voti dovrebbero aumentare. Le
lezioni più ricercate sono quelle di matematica e inglese, ma anche di
latino allo scientifico e greco al classico.
Quanti sono gli studenti che presentano almeno una insufficienza nelle
scuole della provincia di Palermo? Secondo i primi monitoraggi
effettuati dagli stessi istituti a conclusione della valutazione
intermedia, quest´anno, sono oltre 85 su 100: quasi 5 punti in più di
un anno fa. Dodici mesi or sono, si superò appena l´80 per cento. Prof
più severi o alunni più somari? Forse entrambe le cose. I dati,
rilevati su più di tre quarti delle scuole, fanno registrare tassi più
alti al primo anno (87 per cento di insufficienze), in cui i ragazzi
pagano il passaggio dalla scuola media al superiore, e al terzo anno
(86,8 per cento), quando gli studenti dei licei si avviano allo studio
di nuove discipline o negli istituti tecnici e professionali cominciano
le lezioni delle materie di indirizzo.
Gli esiti del mese di febbraio confermano anche la maggiore bravura dei
liceali rispetto ai compagni di tutti gli altri istituti e delle
ragazze sui compagni. In provincia di Palermo, il record di
insufficienze è saldamente in mano agli studenti di Ipsia e
alberghieri. Con un tasso pari al 94 per cento, sono davvero pochi
coloro che possono mostrare una pagella anche soltanto con tutti sei.
Un gradino più in basso, ma sempre con un numero enorme di
insufficienze (91 su 100), si piazzano i ragazzi e le poche ragazze
degli istituti tecnici. Ma passando ai licei la musica cambia. Negli
scientifici si scende all´81 per cento, negli ex magistrali (ora
socio-psicopedagogici) gli alunni con almeno una insufficienza sono tre
su quattro e ancora meno nei licei classici: quasi il 73 per cento.
Sono proprio questi ultimi due gli indirizzi dove la percentuale di
studentesse è maggiore e che i risultati siano migliori non sarà certo
un caso.