Duecentosedici scuole per la sicurezza, l'educazione al
benessere e la prevenzione dei comportamenti violenti nelle scuole
italiane. Tante hanno partecipato alla quarta edizione del Premio delle
Buone pratiche nella scuola ''Vito Scafidi'' promosso da
Cittadinanzattiva nell'ambito della campagna Impararesicuri. (ASCA)
A salire sul podio dei
vincitori, premiati ufficialmente oggi alla Camera dei Deputati, due
scuole della Puglia e una del Piemonte: il IV Circolo ''San Domenico
Savio'' di Barletta (BT) con il progetto ''Sicurezza a....premi'';
l'Istituto Comprensivo di Guagnano (LE) con il progetto ''Dalla tavola
alla salute''; la Scuola Media Statale ''L.
M.Quarini'' di Riva presso Chieri (TO) con il progetto ''A Scuola con
Sicurezza''.
Alle tre scuole vincitrici sono stati consegnati assegni da 1500 euro
ciascuno da destinare al proseguimento dei progetti. Accanto alle tre
vincitrici, sono state menzionate altre cinque scuole: l'Istituto
comprensivo Via Casteldelfino di Torino, la Scuola Primaria Friz di
Udine, la Scuola Media Ariosto di Roma, il Liceo scientifico Ascanio
Landi di Velletri (RM) e l'Istituto di istruzione superiore ''Leonardo
da Vinci'' di Umbertide (PG). Sul sito di Cittadinanzattiva
www.cittadinanzattiva.it e' possibile visionare l'elenco di tutte le
scuole che hanno partecipato al premio.
''In una scuola sempre piu' povera di mezzi e risorse, continuiamo a
raccogliere esperienze di dirigenti, insegnanti e studenti che
realizzano progetti innovativi ed efficaci sul tema della sicurezza.
Sono progetti che producono cambiamenti significativi all'interno della
scuola e sul territorio circostante e per questo vanno incentivati e
diffusi sul territorio nazionale'', afferma Adriana Bizzarri,
coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva.
''Tutto questo - avverte - non puo' farci dimenticare gravi ritardi
come il mancato completamento dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica,
la mancata assegnazione dei fondi CIPE (730 milioni di euro) per la
messa in sicurezza delle scuole, il mancato accordo per il superamento
dei limiti imposti dal Patto di stabilita' sull'edilizia scolastica. Su
questi ritardi attendiamo ancora risposte da parte del Ministero''.