''In questa fase
difficile per la Calabria, il solo pensiero di chiudere quattrocento
scuole non dovrebbe farci dormire''. E' quanto asserisce il consigliere regionale del Pd Francesco
Sulla, membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della
Calabria.
''La programmazione della rete scolastica calabrese, che si sta
avviando sulla base degli indirizzi dettati dal Consiglio regionale -
afferma Sulla - sta subendo motivate e puntuali critiche, soprattutto
da parte degli enti locali calabresi, di cui non si puo' non tener
conto. L'ascolto dei bisogni del territorio e' prioritario. La scelta
arbitraria e non concertata, specie quando mira a cancellare diritti
fondamentali, rischia d' innescare reazioni pericolose''.
''Quando si discute della cancellazione di centinaia di scuole in
Calabria, occorre una premessa: senza scuola, soprattutto in tante
realta' dell'entroterra - dice Sulla - non ci puo' essere legalita' ne'
salvaguardia dell'identita'.
E senza questi due requisiti lo sviluppo economico e sociale va a farsi
friggere. Ancora una volta - aggiunge Sulla - il rischio e' che, mentre
in tanti si riempiono la bocca di legalita', contemporaneamente si
calpesta il diritto allo studio, mettendo a rischio l'esistenza di
circa quattrocento scuole che, se da un giorno all'altro dovessero
scomparire, vorrebbe dire, automaticamente, mettere in discussione
l'esistenza di altrettanti nuclei urbani. In particolar modo, e' la
voce dei piccoli comuni quella piu' preoccupata.
Perche' il dimensionamento che si ha in animo di attuare,
penalizzerebbe soprattutto queste realta' locali e le fasce di
popolazione residenti che gia' vivono gravi difficolta' sociali ed
economiche legate alle loro particolari caratteristiche insediative''.(ASCA)
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