L'Unione degli
industriali di Varese e il Club dei 15 lanciano il "Progetto rosa" . Le
donne devono dismettere i panni di cappuccetto rosso e aiutare il
sistema a combattere il lupo.
L’istruzione tecnica non è istruzione di serie B, occorre rilanciarla
perché ne hanno bisogno il territorio e le imprese. Bisogna inoltre
sfatare il luogo comune che l’istruzione tecnica sia una scelta solo
per maschi. Le donne devono dismettere i panni di cappuccetto rosso e
aiutare il sistema a combattere il lupo, ovvero le centinaia di cinesi
e indiani che si affacciano legittimamente sul mercato. L’Unione
industriali di Varese con il “Progetto rosa” manda due messaggi
chiari a chi deve scegliere il proprio futuro scolastico, che
acquistano ancor più significato se si pensa che da qui alla fine
dell’anno saranno fatte 1.000 assunzioni di personale tecnico che
salgono a 1.300 con i laureati. In Italia ci sono 360 mila uscite di
diplomati dalle imprese, di queste solo 180 mila sono rimpiazzate dalle
nuove entrate. «C’è una grossa carenza per quanto riguarda il personale
tecnico – spiega Alberto Ribolla, coordinatore del Club dei 15 , il
raggruppamento delle associazioni industriali del sistema Confindustria
-. Con questo progetto vogliano invertire una tendenza, facendo saltare
alcuni schemi mentali e luoghi comuni che vedono gli istituti tecnici
industriali e di conseguenza gli sbocchi professionali nelle imprese
manifatturier ad esclusivo appannaggio dei maschi. Sfatiamo il
concetto della fabbrica di fordiana memoria che ormai non esiste
più».
Le donne iscritte agli istituti tecnici sono meno del 7% del totale,
mentre superano il 50 % nei licei. Sul rendimento non ci sono dubbi: le
donne surclassano gli uomini. Il “Progetto rosa” coincide quest’anno
con l’Orientagiovani che mira a guidare i giovani che stanno terminando
il ciclo di studi superiori nella scelta del proprio futuro.
All’iniziativa del Club dei 15, che nel frattempo sono diventati 17, si
aggiungono sul fronte della formazione e dell’istruzione una serie di
interventi messi in campo da Univa: i “Management
game”, torneo rivolto agli studenti delle classi quarte delle
scuole secondarie superiori, “La tua idea d’impresa”, dove gli studenti
potranno formulare la loro idea imprenditoriale, “Teknicamente”, per
conoscere le opportunità offerte dall’istruzione tecnica, la formazione
dei docenti degli istituti scolastici con indirizzo
tecnico aeronautico, meccanico o elettronico, “Industriamoci” Pmi
day , prima giornata nazionale dedicata alle piccole medie imprese. «I
ragazzi devono poter conoscere da vicino il mondo delle imprese –
spiega Michele Graglia, presidente dell’Unione industriali di Varese -.
Nonostante la crisi, rimane immutata l’esigenza delle imprese di poter
contare su una scuola in grado di formare giovani tecnici
preparati». Le cifre parlano chiaro: i 220 tecnici meccanici diplomati
lo scorso anno scolastico rappresentano una proporzione di 4 ogni 1.000
addetti del settore. I 64 diplomati periti tessili rappresentano una
proporzione di 3 ogni .000 attuali addetti, mentre gli undici
diplomati periti chimici rappresentano una quota di 1 ogni
1.000 addetti.
Secondo Graglia, oltre ai numeri c’è una considerazione del valore del
lavoro dei tecnici, che sono «figure difficilmente sostituibili da
un’impresa».
Il sistema scolastico va rimodulato dunque su un maggior realismo: solo
il 33 % degli studenti scelgono gli istituti tecnici e il 31 % la
formazione professionale, il 46 % sceglie il liceo (classico o
scientifico). «C’è un gap tra richiesta formativa e le esigenze delle
imprese - spiega Merletti, dirigente dell’Ufficio scolastico
territoriale-. In provincia c’è un problema di distribuzione formativa,
ma la riforma in corso è un’occasione unica per rivedere i
rapporti tra scuole e imprese. Occorre insistere su due elementi:
l’internazionalizzazione e la didattica laboratoriale. Infine, per
rendere efficiente il tutto, occorre armonizzare le varie anagrafiche
presenti nel sistema».
Formazione/ "Progetto rosa": più ragazze negli istituti tecnici
Al via l'iniziativa promossa da Club dei 15 di Confindustria
APCOM
Valorizzare e promuovere l'istruzione tecnica, anche attraverso
l'aumento delle iscrizioni tra le ragazze. È questo l'obiettivo che si
è prefissato il Club dei 15, il raggruppamento delle associazioni
industriali territoriali del Sistema Confindustria dove più alta è la
vocazione manifatturiera dell'economia locale. L'iniziativa prende il
nome di "Progetto Rosa" e consisterà in una campagna di comunicazione
che verrà svolta a tappeto nelle 17 province italiane che rientrano nel
Club: Ancona, Belluno, Bergamo, Biella, Brescia, Como, Lecco, Mantova,
Modena, Monza-Brianza, Novara, Pordenone, Prato, Reggio Emilia,
Treviso, Varese e Vicenza. Le principali città verranno tappezzate con
cartelloni dal messaggio inequivocabile: "Non credere alle favole.
Diventa protagonista del tuo futuro". Sotto l'immagine di una
cappuccetto rosso smarrita in un bosco. Lo scopo principale è quello di
sfatare un mito: "Non farti incantare! Non credere a chi dice che
l'istruzione tecnica è roba da maschi".
La campagna di comunicazione del Club dei 15 di Confindustria per
incentivare l’iscrizione delle ragazze agli Istituti Tecnici Industriali
Progetto Rosa: “L’istruzione tecnica non è roba da maschi”
L’iniziativa coinvolgerà anche la provincia di Varese. Il messaggio
alle studentesse: “Non credere alle favole. Diventa protagonista del
tuo futuro”
Valorizzare e promuovere l’istruzione tecnica, anche attraverso
l’aumento delle iscrizioni tra le ragazze. È questo l’obiettivo che si
è prefissato il Club dei 15, il raggruppamento delle associazioni
industriali territoriali del Sistema Confindustria dove più alta è la
vocazione manifatturiera dell’economia locale, di cui fa parte anche
l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. L’iniziativa
prende il nome di “Progetto Rosa” e consisterà in una campagna di
comunicazione che verrà svolta a tappeto nelle 17 province italiane che
rientrano nel Club: Ancona, Belluno, Bergamo, Biella, Brescia, Como,
Lecco, Mantova, Modena, Monza-Brianza, Novara, Pordenone, Prato, Reggio
Emilia, Treviso, Varese e Vicenza.
http://www.univa.va.it/comunica.ns
Le principali città verranno tappezzate con manifesti dal messaggio
inequivocabile: “Non credere alle favole. Diventa protagonista del tuo
futuro”. Sotto l’immagine di una cappuccetto rosso smarrita in un
bosco. Come dire: “Diventare grandi – continua il testo – significa
saper scegliere. Comincia a scegliere bene: frequenta un istituto
tecnico industriale”. Perché “la realtà è meglio delle favole”. Lo
scopo principale è quello di sfatare un mito: “Non farti incantare! Non
credere a chi dice che l’istruzione tecnica è roba da maschi”. E
ancora, sempre rivolgendosi alle studentesse che da gennaio dovranno
indicare, nelle preiscrizioni, l’istituto superiore dove continuare gli
studi dopo le scuole medie: “Tecnologia: singolare femminile, come te”.
Oltre alla cartellonistica la campagna
di comunicazione sbarcherà anche sul web attraverso un sito Internet
dedicato: www.progettorosa.eu
“Scegli il tuo istituto tecnico industriale” è dunque l’invito rivolto
a quelle ragazze che rappresentano una minima parte degli iscritti a
questi tipi di scuola. Nella provincia di Varese la quota rosa tra gli
iscritti agli Istituti Tecnici Industriali del territorio si è fermata,
per l’anno scolastico 2009-2010, al 6,3%. Una minima parte, dunque.
Percentuale che stride con i dati nazionali riguardanti la popolazione
studentesca. In Italia il tasso di femminilizzazione nelle scuole
superiori è del 49%. Con punte del 69% per quanto riguarda il liceo
classico e del 50,5% per il liceo scientifico. Percentuali di quote
rosa che nei territori del Club dei 15 non vengono raggiunte neanche
sommando agli istituti tecnici industriali quelli commerciali e
geometri. In questo caso, infatti, nelle 17 province che compongono il
Club dei 15 (17 perché ai 15 soci fondatori si sono aggiunti nel tempo
anche Monza-Brianza e Mantova) si arriva ad una media del 37,9% sul
totale degli iscritti.
“Con il Progetto Rosa – spiega il Coordinatore del Club dei 15, Alberto
Ribolla – intendiamo invertire questa tendenza, facendo saltare alcuni
schemi mentali e luoghi comuni che vedono gli istituti tecnici
industriali e, di conseguenza, gli sbocchi professionali nelle imprese
manifatturiere, ad esclusivo appannaggio dei maschi. Così non è. Le
opportunità nei campi dell’informatica, della chimica,
dell’elettronica, del tessile-abbigliamento, persino della meccanica,
non mancano, e possono essere colte grazie a scelte scolastiche in
grado di offrire una preziosa occasione per diventare da subito
professioniste in settori innovativi e dinamici. Bisogna sfatare il
mito della fabbrica di fordiana memoria che ormai non esiste più. Per
questo oggi un istituto tecnico industriale è in grado di fornire a
tutti, ragazze comprese, quelle competenze da subito spendibili sul
mercato del lavoro. Anche grazie a un intenso programma di
collaborazione con gli istituti che, come Club dei 15, stiamo portando
avanti sui nostri territori”.
Promuovere l’istruzione tecnica, far convergere mondo della scuola e
fabbisogni professionali delle imprese, portare nelle aule modelli
didattici moderni sono gli scopi che il Club dei 15 sta perseguendo con
un’azione a 360 gradi, di cui il Progetto Rosa rappresenta un tassello.
Spiega Alberto Barcella, Presidente della Commissione Scuola di
Confindustria: “Nell’ambito di quest’azione abbiamo avviato nel 2009
l’iniziativa ‘Club degli Istituti della Innovazione manifatturiera’
attraverso la quale le associazioni industriali del Club dei 15 hanno
messo in campo le proprie forze per un’azione comune finalizzata al
rilancio e allo sviluppo della cultura tecnica, partendo
dall’individuazione di una propria scuola partner. Nel corso del primo
anno di vita del progetto, questo gruppo di 17 Istituti Tecnici
Industriali si è aperto al mondo dell’impresa, indirizzando l’attività
di istruzione verso contenuti didattici, iniziative e progetti di
alternanza scuola-lavoro più rispondenti alle vocazioni industriali
delle province interessate”. In provincia di Varese la scuola che ha
aderito al progetto attraverso la partnership stretta con l’Unione
degli Industriali della Provincia di Varese è l’Isis “Isaac Newton” di
Varese.
La campagna di comunicazione “Progetto Rosa” parte in coincidenza con
la Giornata Nazionale Orientagiovani, organizzata ogni anno da
Confindustria per guidare i ragazzi, che stanno per terminare il ciclo
di studi superiori, nelle scelte relative il proprio futuro post
diploma.(da http://www3.varesenews.it)
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