La scena ci richiama il filmato della CNN che riportava i comunicati del ministro dell’informazione di Saddam Hussein che, con i carri armati degli americani alle porte, emetteva proclami bellicosi contro le truppe della coalizione che da li a poche ore avrebbe liberato Baghdad. Il ministro si chiamava Al Sahaf e a lui il rais aveva affidato il compito di negare la sconfitta con la stampa occidentale fino al punto di smentire i combattimenti che si stavano verificando sotto gli occhi dei giornalisti presenti alle sue vulcaniche conferenze-stampa con frasi immaginifiche in cui si poteva trovare di tutto, tranne la verita.
Invece di sprecare soldi per i 1500 telegrammi, che in tempi di vacche magre costituiscono uno spreco insopportabile, e tempo prezioso distogliendo i funzionari dell’USR dalle loro incombenze sospendendo addirittura i ricevimenti dell’usr del 13 e del 14 dicembre e organizzando improbabili turnazioni di personale nelle scuole individuate che sono tutte occupate dagli studenti, sarebbe stato più serio e responsabile sospendere il tutto in attesa della conclusione del normale iter burocratico parlamentare, anche per evitare l’ultima umiliazione agli uffici dell’USR Sicilia che fra l’altro in questo momento si vedono decapitati del loro vertice dirigenziale.
Se poi per adempiere sino in fondo al furore giustizialista del CGA che ha portato la Sicilia in tre anni a far soffrire alle scuole le pene dell’inferno, si vuole giocare, alla Pirandello, l’ultima partita della farsa isolana allora abbiamo toccato il fondo.
Salvatore Indelicato