Il Tribunale di
Arezzo ha emesso un'importante ordinanza in relazione al ricorso
patrocinato dalla FLC CGIL: la ricorrente, una docente precaria
inserita nelle Graduatorie di istituto di Terza fascia, era stata
individuata con telegramma come destinataria di un contratto a tempo
determinato fino al 30.06.2010 ed aveva accettato la nomina con fax. Il
Dirigente scolastico aveva invece stipulato il medesimo contratto con
un'altra docente, sostenendo dapprima che il fax di accettazione non
fosse arrivato e poi che alla ricorrente fosse stata inviata
precedentemente una e-mail, con la proposta di nomina, rimasta senza
risposta.
Il giudice ha condannato l'Amministrazione rispetto alla ricorrente
esclusa dalla nomina obbligandola anche a rifondere le spese alla
docente che sta lavorando attualmente e che si è trovata, suo malgrado
e confidando nella corretta gestione dell'Amministrazione, ad occupare
il posto che avrebbe dovuto invece essere della ricorrente.
Questa soluzione prevista dal giudice è una novità nel giudizio del
lavoro dove, a differenza del TAR, è sempre discutibile la posizione di
un Terzo che non può essere chiamato contro interessato. Questa
sentenza rappresenta quindi una vittoria per la FLC e per i precari,
perché estende la possibilità di tutela a chi si trova coinvolto in un
giudizio a causa dell'operato del datore di lavoro. Si tratta di un
risultato molto importante frutto della tenacia della FLC che non
lascia mai niente di intentato nella battaglia per i diritti e la
dignità del lavoro.(Flc-Cgil)
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