A Como ha solo uno
spezzone di cattedra, ma negli Usa lo
vogliono a rappresentare la scuola italiana.
In effetti, non può che essere un precario il simbolo dell'Istruzione
targata Gelmini.
Non un precario qualsiasi, bensì, ancora una volta, Luca Piergiovanni,
che lo scorso luglio fu
contestualmente "licenziato" dalla media di Uggiate Trevano, in quanto
perdente posto, e premiato dall'Associazione nazionale presidi come
"insegnante dell'anno", per i progetti di didattica innovativa
sviluppati utilizzando Internet, i podcast e la videocamera. Lo
stesso ministro, che consegnò personalmente il premio a Piergiovanni,
disse che un caso del genere non si sarebbe più dovuto ripetere e che
in futuro nella scuola italiana dovrà prevalere la meritocrazia. Ma il
futuro non è ancora arrivato e, quindi, a fine agosto Piergiovanni,
sulla base del punteggio che ha in graduatoria, si è visto assegnare
mezza cattedra a Olgiate
Comasco.
Per sua fortunata è intervenuto l'Ufficio scolastico territoriale a
integrarla con altre otto ore che dedica allo sviluppo a livello
provinciale dei progetti che lo hanno reso famoso, «Podclass» e «Nonni
su Internet». Pur tuttavia, resta il prof dell'anno. E la sua fama ha
varcato l'Oceano. «Congratulazioni per il prestigioso conferimento da
parte del Miur come miglior insegnante d'Italia», gli scrive da New
York il Cav. Uff. Mico Delianova Licastro, delegato per gli Usa del
Coni, ringraziandolo per aver accettato di partecipare come giudice a
un concorso letterario «per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 13 anni della
comunità dei cittadini italiani residenti negli USA e di americani di
origine italiana». L'iniziativa, spiega Licastro, «fa parte delle
attività che ho pianificato quest'anno come Coni USA, che vanno sotto
il titolo di "Uniti per l'Italia" in commemorazione del 150°
Anniversario dell'Unificazione d'Italia». Con Piergiovanni, faranno
parte della giuria i corrispondenti dei media italiani negli Stati
Uniti. L'annuncio e la premiazione dei vincitori si terrà
nell'Ambasciata italiana a Washington, in occasione del ricevimento
ufficiale per la Festa della Repubblica del 2 Giugno. Piergiovanni non
potrà mancare. «Supererò la paura dell'aereo», dice con il solito tono
scherzoso da toscanaccio (è originario di Arezzo e a Como è venuto
perché gli avevano detto che sarebbe stato più facile trovare una
cattedra). Quelli citati sopra sono stralci della mail che, sottolinea
Piergiovanni, «mi hanno inviato dopo la telefonata ricevuta a casa,
nella mia piccola abitazione di Valmorea, che per dieci minuti è
entrata in contatto con l'Ambasciata italiana di Washington!».
All'inizio aveva quasi pensato che fosse uno scherzo...
Pietro Berra (da http://www.laprovinciadicomo.it/)
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