Il Dipartimento per la
programmazione la gestione delle risorse umane finanziarie e
strumentali ha richiesto alle scuole l’ennesima rilevazione di dati
finalizzata a “effettuare uno studio di fattibilità per il passaggio ad
un modello di finanziamento ordinario delle scuole statali basato
sull’attribuzione di un budget annuale” .
L’obiettivo, definito strategico, è certamente condivisibile
soprattutto se consentirà di dare alle scuole le risorse certe e non
tagliabili sulle quali programmare le attività legate al
Pof.
Qualche dubbio però l’abbiamo considerato che continuiamo a vedere
estrema attenzione a definire “il costo annuo standard” di ogni scuola
e assoluto disinteresse a erogare alle scuole i soldi necessari a
pagare spese sostenute per prestazioni che sono alla base dei livelli
essenziali delle prestazioni: supplenze, ore eccedenti, indennità di
funzioni superiori.
Così alle scuole, con l’obbiettivo di continuare a ridurre i
finanziamenti, si chiede l’ennesima rilevazione, da concludere entro il
22 luglio. Si chiede la raccolta e la riorganizzazione per anno
scolastico di dati, già conosciuti dall’amministrazione e registrati
per anno finanziario, senza che gli attuali programmi disponibili siano
in grado di farlo e secondo concetti ambigui e soggetti a diverse
possibili interpretazioni.
Un ennesimo carico di lavoro e di responsabilità per i Dirigenti
scolastici, i DSGA e assistenti amministrativi delle scuole.
Su questi temi la FLC ha un piano di proposte coerenti con i principi
autonomistici (DPR 297/98) ,con la qualità dei servizi e delle
prestazioni. Si tratta di proposte fattibili che da tempo chiediamo al
Ministro di discutere con il sindacato per trovare soluzioni condivise
finalizzate al benessere organizzativo delle scuole e delle personale a
vantaggio di uso più efficace delle risorse finanziarie e
strumentali.
(da Flc-Cgil)
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