Nell’incontro
al MIUR, del 29 settembre 2011, la dott.a Clara Calvacchi
rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà di Scienze della
Formazione dell'Aquila e Coordinatore ANIEF della provincia
dell’Aquila, ha fatto presente al consigliere del Ministro Max Bruschi,
che gli abilitati esclusi dalle GAE, non possono accedere nemmeno
alle supplenze, poiché i Dirigenti Scolastici in caso di
supplenze su posti di sostegno, preferiscono chiamare docenti non
abilitati, ma inseriti nelle GAE o nelle GI, MA NON CHIAMANO GLI
ABILITATI , che hanno dato la disponibilità alla scuola attraverso la
MAD (messa a disposizione).
Questa ulteriore discriminazione aggrava ulteriormente la
situazione di abilitati ESCLUSI TOTALMENTE DALL’INSEGNAMENTO, sono già
2 anni che non possono accedere nemmeno alle supplenze, ricordo che le
GI permettono solo 10 scuole, un numero veramente ridicolo rispetto a
chi è nelle GAE e accede a tutte le scuole di una provincia.
Questa ulteriore discriminazione aggrava ulteriormente la
situazione
di abilitati ESCLUSI TOTALMENTE DALL’INSEGNAMENTO, sono già 2 anni che
non possono accedere nemmeno alle supplenze, ricordo che le GI
permettono solo 10 scuole, un numero veramente ridicolo rispetto a chi
è nelle GAE e accede a tutte le scuole di una provincia.
Il Consigliere ha chiesto di inviargli tutti i casi di cui siamo a
conoscenza, in cui su un posto di sostegno c’è un insegnante non
abilitato.
Si chiede la collaborazione di tutti i docenti e tutti i genitori di
bambini disabili di segnalare alla mail risarcimentosfp@gmail.com,
tutte quelle scuole in cui ad un bambino disabile è stata data una
insegnante non abilitata, nonostante alla scuola fossero arrivate
richieste di disponibilità da laureate abilitate al sostegno,
segnalare anche quanti sono nella scuola indicata i bambini disabili
privi di insegnante di sostegno.
NON È NECESSARIO FARE NOMI, BASTA L’INDICAZIONE DELLA SCUOLA E DEL
NUMERO DI BAMBINI PRIVI DI INSEGNANTE ABILITATA AL SOSTEGNO.
.
È arrivato il momento di porre fine a questa prassi scandalosa, il
bambino disabile ha diritto ad un insegnante in possesso delle
competenze che possano favorire il suo sviluppo formativo e un
insegnante abilitato non può essere lasciato a casa, se la scuola
necessita delle sue speciali competenze. Il Consigliere del Ministro a
promesso che sarebbe intervenuto al fine di risolvere questa
situazione paradossale, confidiamo nella collaborazione di tutti.
Dott.a Clara Calvacchi Rappresentante degli studenti nel Consiglio di
Facoltà di Scienze della Formazione e Coordinatore ANIEF della
provincia dell’Aquila
dott.a Clara Calvacchi
calvacchi@gmail.com