In merito
alla situazione dei precari della scuola in valle d’Aosta, anche in
relazione all’incontro tenutosi il 3 novembre tra il MIUR e le
organizzazioni sindacali avente per argomento l’attivazione dei
tirocini formativi attivi per conseguire l’abilitazione
all’insegnamento e il nuovo sistema di reclutamento dei docenti, la flc
CGIL della Valle d’Aosta ritiene necessario fare chiarezza.
Ci sembra fondamentale infatti sottoporre all’attenzione dei precari
alcune questioni di merito che nulla hanno a che fare con le
valutazioni di natura ideologica di cui spesso la nostra Organizzazione
viene
accusata.
Il precariato nella scuola in Valle d’Aosta e in genere è un
fenomeno complesso in cui si intrecciano situazioni diverse che da anni
attendono soluzione. Vi sono infatti l’una accanto all’altra persone
che, in possesso di titoli e abilitazioni, attendono da anni
l’immissione in ruolo e persone che da anni lavorano nella scuola senza
abilitazione, attendendo di poterla conseguire e cominciare finalmente
a vedere la fine del lavoro precario. Entrambe queste categorie hanno
aspettative legittime e diritti che devono essere tutelati. Una
organizzazione sindacale seria e degli amministratori seri devono
trovare soluzioni che diano risposte chiare a chi ogni giorno
garantisce il funzionamento della scuola nella nostra Regione.
Negli ultimi 2 anni e mezzo la scuola italiana ha vissuto una serie di
trasformazioni profonde, fondate sulla riduzione delle risorse e sul
taglio del personale, che hanno lasciato il segno e tra i vari
provvedimenti adottati si sono lasciate nell’incertezza le regole per
il nuovo sistema di reclutamento dei docenti.
Il DM 249/2010 che disciplina il nuovo sistema per la formazione
iniziale dei docenti ed istituisce nella fase transitoria i tirocini
formativi attivi, infatti nulla dice in merito e ad oggi nulla si sa
rispetto a quello che accadrà a chi riuscirà a prendere
l’abilitazione all’insegnamento , come peraltro già accade a chi si
laurea in scienze della formazione primaria e a chi, già possedendo
una abilitazione non ha potuto iscriversi nelle graduatorie ad
esaurimento. Infatti a livello normativo ad oggi non si comprende quale
sarà il legame tra il conseguimento dell’abilitazione e l’accesso al
ruolo visto che nelle graduatorie ad esaurimento non è più possibile
entrare e del meccanismo dei concorsi biennali previsti dalla legge
244/07 ( legge finanziaria 2008) al momento non vi etraccia, su questo
punto nell’incontro del 3 novembre la flc CGIL ha ribadito l’urgenza di
definirne al più presto i tempi .
La scelta di aprire nuovi percorsi di abilitazione in una situazione di
incertezza e senza la definizione completa dell’attività procedurale
del reclutamento del personale docente, è per i nuovi precari solo una
tra le riposte limitate date in genere alle questioni del precariato
della scuola, dove le aspettative legittime di tutti rischiano di
essere disattese e si finisce per mettere l’uno contro l’altro i
lavoratori di uno dei settori più importanti del paese, fondamentale
per il futuro delle nuove generazioni. Non si può infatti rendere
sempre più precario il lavoro docente e pretendere di avere
professionalità e passione.
In un momento di crisi economica come quello attuale, la scelta di
investire nel sistema della scuola e della formazione rappresenta una
controtendenza rispetto alle scelte operate dal Governo italiano (a
differenza degli altri Paesi europei) che con la scusa di premiare il
merito e razionalizzare il settore ha tolto diritti sia agli insegnanti
che agli alunni.
La Valle d’Aosta ha sino ad ora agito in modo diverso, limitando la
riduzione degli organici prevista con la riforma della scuola media
superiore della Gelmini e, applicando la legge regionale 18/2005, ha
mantenuto inalterati quelli della scuola di base.
Riteniamo tuttavia che si possa andare oltre per risolvere il problema
del precariato docente nella scuola che esiste anche in Valle d’Aosta.
Si tratta del futuro personale e lavorativo di molti giovani (e meno
giovani) che attendono da anni di avere chiarezza.
In attesa che il Ministro dia risposte alle numerose osservazioni fatte
dalla flc CGIL e dalle altre Organizzazioni sindacali nell’incontro del
3 novembre chiediamo ai Parlamentari della Valle d’Aosta,
all’Amministrazione regionale, alle Forze politiche di maggioranza e
minoranza di attivarsi e in particolare di:
1) sollecitare con forza il Ministero affinché chiarisca in tempi
brevi quale sistema di reclutamento dei docenti intende portare avanti
e con quali tempi e quali certezze;
2) predisporre al più presto un piano di reclutamento regionale sulla
base delle previsioni di pensionamento future ( pur con i limiti
dettati dalle nuove norme sulle pensioni);
3) predisporre da subito le risorse economiche necessarie a prevedere
un piano di assunzioni pluriennale e i percorsi per conseguire
l’abilitazione.
4) predisporre da subito un progetto insieme all’Università della
Valle d’Aosta sui percorsi attivabili per conseguire l’abilitazione
anche in convenzione con altri atenei.
Flc CGIL Valle d’Aosta (da http://www.aostasera.it)
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