Il SISA dichiara che
indirà immediatamente uno sciopero generale della scuola di due giorni,
48 ore consecutive, nel caso in cui il governo compia la decisione del
tutto fuori luogo di stabilire lo sfondamento dei 40 anni di lavoro per
il diritto alla pensione. Auspichiamo che possa diventare sciopero
generale di tutte le categorie. La scuola e qualunque altro settore,
dall’edilizia alle fabbriche, non possono vedere i cittadini dare più
di 40 anni di lavoro alla collettività.
Prima si stabilisca per tutti i cittadini che devono lavorare 40 anni.
Tenere a scuola docenti e ATA per 41, 42, 43 anni è una offesa a
lavoratori onesti e che pagano le tasse e un modo per impedire
l’accesso al lavoro per i precari.
Diceva don Milani: “non vi è niente di più ingiusto che fare parti
eguali tra diseguali”, qui non solo c’è un trattamento diseguale tra
gli abbienti (a cui non si applica la patrimoniale) e i lavoratori (che
si vogliono obbligare al lavoro a vita), ma addirittura si fanno parti
diseguali tra diseguali, si vogliono condannare a non andare in
pensione cittadini che hanno la sola colpa di aver iniziato a lavorare
tra i 18 e 27 anni, dando un contributo negli anni migliori della loro
vita alla società italiana.
redazione@aetnanet.org