''Nella nuova
concezione che intendiamo proporre - sottolinea l'assessore -, il
patois diviene lingua che unisce e non che divide, patrimonio di tutta
la comunita' e momento fondamentale, anche per chi si avvicina per la
prima volta alla ''langue du coeur'', per riconoscersi e sentirsi parte
integrante della comunita' valdostana e dei suoi valori culturali, che
le sue lingue ben rappresentano. La crescita dei giovani, oltre che
attraverso l'apertura alle lingue europee e alle nuove tecnologie,
passa anche attraverso la conoscenza del patois che se scompare in
Valle d'Aosta rischia di essere cancellata. Si tratta di una prima fase
sperimentale nella quale saranno proposti corsi facoltativi di
francoprovenzale nell'ambito dell'ampliamento dell'Offerta Formativa
delle Istituzioni
scolastiche.''
Laurent Vierin non e' nuovo a progetti per la promozione del
dialetto. Fra le iniziative messe in campo per promuovere l'uso del
dialetto si conta anche una versione della Pimpa di Altan e un
fotoromanzo realizzati in patois.
E poi ogni anno il ''Concours Cerlogne'' che nella primavera scorsa ha
ospitato 1300 bambini delle scuole materne, 1400 delle scuole primarie
e piu' di cento studenti delle scuole medie inferiori. Ospiti fissi
della manifestazione dedicata al franco provenzale sono le comunita'
della Savoia, delle valli piemontesi e della Puglia (Adnkronos)
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