Il Codacons destina ai
sindaci un invito provocatorio, mettendoli in guardia per le scuole a
rischio e preparando i ricorsi per le classe pollaio. E in Sicilia sono
oltre 600 le scuole a rischio di crollo in caso di sisma, secondo
l'ultimo rapporto Legambiente.
Alla vigilia della settimana che vedra' la riapertura delle scuole in
tutta Italia, il Codacons rivolge un appello "choc" ai sindaci dei
comuni italiani: "Chiudere gli istituti scolastici non a norma e
rinviarne l'apertura a data da destinarsi".
"La sicurezza delle scuole e' un problema serissimo che ogni anno si
ripresenta in occasione dell'avvio dell'anno scolastico - afferma il
Presidente Carlo Rienzi - Il non rispetto delle norme vigenti e la
mancata presenza dei certificati in materia di incendi, sisma,
agibilità, ecc. , rendono di fatto fuorilegge gli edifici scolastici
consentendo ai sindaci di rinviare l'apertura degli istituti, cosi'
come ha fatto il sindaco di Campobasso".
In caso di incidenti e di danni a persone e cose all'interno di scuole
non a norma, infatti, gli stessi sindaci potrebbero essere chiamati a
risponderne, assieme alla province.
Per tale motivo il Codacons invita i sindaci di tutta Italia a disporre
la chiusura temporanea degli edifici scolastici fuorilegge in attesa
della loro messa in sicurezza, e con la formazione delle nuove classi
annuncia una pioggia di ricorsi contro le "classi pollaio", ossia
quelle dove, a causa dell'elevato numero di studenti, non si rispettano
i limiti di spazio minino per alunno fissati dalla legge.
I genitori possono valutare il livello di sicurezza delle scuole
frequentate dai propri figli utilizzando l'apposito questionario
pubblicato alla pagina "scuola sicura" del sito www.codacons.it