«Il ministro
Profumo dimostra ancora una volta la sua sudditanza nei confronti della
lingua inglese, ancor più paradossale per un ministro italiano
dell'Istruzione, che dovrebbe promuovere la cultura, e dunque anche la
lingua italiana, in tutte le occasioni possibili, a maggior ragione in
un documento volto a valorizzare il sistema Italia». Così Giorgio
Pagano, segretario dell’Associazione Radicale Esperanto, commenta la
notizia del lancio della consultazione telematica pubblica sul
sito del MIUR con titolo Horizon
2020 Italy, nata per raccogliere idee e proposte per elaborare e
pubblicare, entro la fine dell’anno, un documento strategico per la
ricerca italiana dei prossimi anni.
Il Programma europeo Horizon 2020 è nato per rispondere più
efficacemente alle sfide del mercato globale ed evitare che l’Europa
perda competitività a livello mondiale.
«Peccato che il ministro Profumo abbia chiamato Horizon 2020 Italy
un’iniziativa del Ministero italiano per l’istruzione e la ricerca che
dovrebbe valorizzare proprio la competitività, e quindi l’unicità,
italiana, a partire dalla cultura e dalla lingua. E allora perché non
chiamarlo semplicemente Orizzonte Italia 2020, rendendolo più
immediatamente comprensibile anche, e soprattutto, ai cittadini
italiani?».
«Il paradosso», conclude Pagano, «è che sul sito della Commissione
Europea, nella versione italiana, l’analogo Horizon 2020 viene tradotto
come Orizzonte 2020.
Come spesso accade, sono le stesse istituzioni italiane a rinnegare la
propria lingua abusando dell’inglese come fosse un passepartout per
modernità e innovazione. E perdendo per strada, insieme alla chiarezza
comunicativa, anche il proprio patrimonio linguistico, invece di
valorizzarlo per la sua unicità».
Il comunicato Horizon 2020 Italy sul sito del Miur http://www.istruzione.it/web/ministero/focus111012
Il progetto Horizon 2020 sul sito della Commissione Europea http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/horizon2020_it.htm
ufficiostampa.era@gmail.com