Il
Ministro non deflette dalla decisione: è troppo accorto per mettersi
nella difficoltà in cui incappò in occasione del concorso a DD.SS. la
Gelmini: pubblicato l’esercitatore con le risposte (che a torto
riteneva corrette) dovette in seguito alla segnalazioni dei candidati,
eliminarne quasi mille, e subì un ricorso alla magistratura
amministrativa. Non c’è due senza tre. Dopo aver colpito la
preselettiva del concorso a dd.ss. e quella del TFA ordinario, la
Maledizione delle prove a risposta multipla è tornata. Questa volta, il
problema è che i privati hanno dato a conoscere quelle risposte che il
MIUR fornisce in forma implicita: il Simulatore restituisce a chi si
sta esercitando l’elenco delle risposte date, evidenziando la risposta
in verde, se corretta e in rosso, se errata, visualizzandole
indipendentemente dal risultato ottenuto. Non è possibile avere
l’archivio dei quesiti in formato pdf con le risposte esatte. Il motivo
ufficiale? L’ esercitazione si trasformerebbe in un puro esercizio
mnemonico. E’ una motivazione assurda, se consideriamo la mole
dell’archivio: soltanto gli emuli del dott.Inardi (lo ricordate ? Il
moderno Pico della Mirandola) avrebbero una potenza mnemonica utile a
ricavare tale vantaggio. E, in ogni caso, così monco, come Profumo ha
stabilito che sia, l’esercitatore perde gran parte della sua utilità
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