La UILS
invita ai partiti, la cui forza parlamentare è stata determinata dalle
elezioni del 24 e 25 febbraio 2013, di manifestare maggiore
flessibilità e realismo, riconoscendo ad ogni gruppo parlamentare il
dovere di partecipare alla formazione di un nuovo governo. In
particolare tocca al PD e alla coalizione di centro sinistra
manifestare le dovute aperture verso le coalizioni minoritarie di
centro, di centrodestra e del movimento 5 stelle nel rispetto dei
risultati elettorali.
È necessario risolvere i problemi del rinnovamento delle istituzioni e
della lacerante crisi economica e non manifestare ostilità e rigidità
politiche poiché così facendo si indeboliscono anche gli
interessi e la credibilità dell’Italia nel mondo.
In altre parole, devono prevalere buon senso, responsabilità e saggezza
politica. I cittadini aspirano alla sicurezza di un lavoro e sono
disinteressati alle beghe politiche.
La UILS valuterebbe positivamente un’intesa fra PD e PDL, senza che
siano coinvolti né il Movimento 5 stelle né la coalizione di Scelta
civica. Pensiamo che in questo modo il Paese potrà migliorare la stato
sociale dei cittadini e la magistratura rientrare nei canoni
costituzionali. Anzi in questo momento occorre ricercare le soluzioni
necessarie ad evitare le amarezze della collettività, che aumentano
ogni giorno e che potrebbero sfociare in manifestazioni incontrollabili.
La UILS, se ciò non risultasse possibile, ritiene che occorra
urgentemente formare un governo di unità e collaborazione nazionale,
così come avvenne durante la resistenza e, dopo la liberazione, fino al
quarto gabinetto De Gasperi del maggio 1947 allo scopo di riattivare il
processo produttivo e creare opportunità di lavoro per i cittadini.
L’Italia riacquisterà, per questa via, fiducia e considerazione sia nel
mercato interno che in quello internazionale. Queste sono le
indicazioni degli elettori. Chi non le rispetterà, ne pagherà le
conseguenze e saranno premiati i partiti che avranno lavorato in tale
direzione.
La UILS, tra le cose più urgenti, ritiene che i partiti e i sindacati
debbano trovare urgentemente un'intesa sulla liberalizzazione del
rapporto di lavoro tra imprenditore e lavoratore.
Secondariamente, la UILS ritiene che sia necessario, almeno in questo
momento particolare, eliminare dai contratti di lavoro e dalla
legislazione tutti gli ostacoli che disincentivano l’occupazione.
Inoltre, si deve incoraggiare e sostenere economicamente la nascita di
qualsiasi iniziativa imprenditoriale diretta a creare nuova occupazione
o a realizzare nuove forme di lavoro autonomo.
Il mondo della politica deve convincersi di essere stato
sfiduciato dagli elettori per non avere mai mantenuto le promesse e per
avere penalizzato maggiormente i ceti meno protetti.
La UILS auspica che gli attuali responsabili politici si ispirino ai
molteplici episodi di collaborazione avvenuti durante la prima
repubblica fra leader di formazione ideologica diversa: De Gasperi,
Nenni, Togliatti, La Malfa, Malagodi, Fanfani, Moro, Saragat, Pertini,
Craxi. Questi uomini di fronte ai problemi che coinvolgevano gli
interessi nazionali, mettevano in disparte le ideologie tra loro
diverse.
Oggi purtroppo ciò non accade; prevalgono l’intolleranza, l'asprezza
politica e l’interesse personale e di parte, nonostante l’Italia vada
vistosamente in rovina. Allo Stato, serve più umiltà e meno arroganza,
cosi come pare avverrà nella Chiesa secondo le enunciazioni del nuovo
Papa. L’autoreferenzialità della politica produce solo malanimo e danni
per i cittadini: perdite di posti di lavoro, chiusura di imprese,
diminuzione di credibilità nazionale e internazionale, suicidi in
aumento, etc. Di chi sono queste responsabilità? La politica si può
chiamare fuori? Oppure si deve considerare colpevole di tutto questo?
La UILS pensa di sì: che la politica sia responsabile.
Con l’avvicinarsi della S. Pasqua, vogliamo augurare a tutti un sincero
augurio di serenità in famiglia
Antonino
Gasparo (Presidente UILS)
antonino.gasparo@cilanazionale.org