Si è conclusa oggi a Lisbona la seconda conferenza regionale del progetto del CSEE sulla salute e sicurezza al lavoro per il personale della scuola in tempo di crisi. In rappresentanza della UIL Scuola, componente del gruppo di pilotaggio del progetto, ha partecipato Rossella Benedetti. La Conferenza è stata animata da interventi di ricercatori e studiosi non appartenenti ad organizzazioni sindacali. Hanno partecipato i paesi del Sud dell’Europa, quella per i paesi del Nord si è già svolta a Londra e, naturalmente, la discussione si è concentrata soprattutto sul problema dei tagli al budget, che i governi hanno applicato pesantemente. Al contrario dei Paesi “ricchi”, non si è parlato di difficoltà a reclutare personale, ma di licenziamenti e di riforme peggiorative del sistema previdenziale. Comunque, tutti i partecipanti ad entrambe le riunioni hanno concordato sul fatto che la crisi non può essere pagata dal settore dell’educazione pubblica. Anzi, è cruciale rilanciarne l’attività, qualificandola anche attraverso un miglioramento delle condizioni di lavoro. Per questo motivo, le organizzazioni sindacali europee, al contrario dei governi, intendono agire solidariamente per attirare l’attenzione su queste istanze e ottenere un cambiamento di traiettoria per quanto riguarda le politiche dell’educazione nei Paesi dell’Unione europea. Il progetto si concluderà in ottobre con una conferenza finale che avrà luogo a Madrid. I materiali e ulteriori informazioni vengono pubblicati dal CSEE all’indirizzo:
http://teachersosh.homestead.com/TeachersOSH_projects.html
CGIL , CISL, Uil, urgente sbloccare i contratti nel pubblico impiego. Stop al precariato
E' inderogabile la discontinuità rispetto al passato delle politiche governative nelle categorie del lavoro pubblico. Lo hanno ribadito le segreterie di Cgil, Cisl e Uil durante l'incontro con il ministro della Funzione Pubblica di questa mattina. I sindacati hanno confermato l'assoluta contrarietà al provvedimento che proroga il blocco dei contratti al 2014. Quattro anni hanno determinato una pesante perdita del potere di acquisto delle retribuzioni e la totale negazione delle regole sindacali e della contrattazione di secondo livello. E' necessario far ripartire la stagione contrattuale dando anche risposte economiche al lavoro pubblico. Per rendere concreta questa politica è necessario modificare quelle misure legislative che hanno negato la contrattazione e reso sostanzialmente nullo il sistema di relazioni sindacali.
F.to Salvo Mavica – segretario generale Uil Scuola Catania