È tornato al
Senato il Ddl n. 783-B - Decreto-legge n. 63, in materia di efficienza
energetica e misure fiscali (Scade il 4 agosto), già approvato al
Senato ma modificato dalla Camera. Fra le modifiche lì apportate,
troviamo la norma che scongiura l'aumento dell'IVA dal 4 al 21% per gli
allegati ed insupporti didattici dell'editoria scolastica. Tutto bene,
dunque? Si, peccato però che governo e maggioranza qui in Senato
avevano respinto l'idea di votare una serie di emendamenti M5S a firma
Molinari, Vacciano, Bocchino, Montevecchi, Serra, che in prima lettura
al Senato dicevano esattamente la stessa cosa.
Ancora una volta, il Movimento 5 Stelle si fa promotore di interventi
migliorativi di leggi nate e cresciute male, e pone con forza il grande
tema dell'importanza del settore dell'istruzione, che senza il nostro
contributo sarebbe stato ignorato. Avremmo preferito che governo e
maggioranza si fossero subito rese conto della gravità della
situazione, sottolineata dagli interventi dei nostri parlamentari e
avessero subito riconosciuto il lavoro fatto dai nostri parlamentari al
Senato, anziché giungere all'inevitabile conclusione solo al secondo
passaggio alla Camera, e così far tornare il provvedimento in terza
lettura al Senato.
Ma è il risultato che conta. E ora le famiglie degli studenti non
dovranno temere aumenti sui supporti didattici. Il Movimento 5 Stelle
continuerà ad impegnarsi ad a stare al fianco di tutti quei cittadini
che credono che l'istruzione non debba mai rientrare in logiche di
risparmio e di contenimento della spesa, così come stava per succedere
nel decreto in questione. La guardia rimarrà alta.
Matteo
Incerti - Ufficio Stampa MoVimento 5 Stelle
gruppo parlamentare Senato della
Repubblica
matteo.incerti@senato.it