Illustrissimo
Sottosegretario all’Istruzione Prof. Marco Rossi Doria
Le Associazioni e le Reti delle Scuole Autonome intendono rappresentare
le difficoltà e le contraddizioni in cui oggi versa l’autonomia
scolastica. A distanza di 16 anni dalla Legge 59/1997 costitutiva e a
14 dal Regolamento di attuazione D.P.R. 275/1999, si constata ancora la
mancanza della piena attuazione del disposto normativo a fronte di un
progressivo aumento delle difficoltà delle Istituzioni scolastiche
nell’esercizio delle proprie funzioni e di una progressiva riduzione
sostanziale degli spazi di autonomia funzionale. A questo si aggiunge
la mancata attuazione del dettato costituzionale del Titolo V della
Costituzione fino al recente art. 50 del D.L. 5/2012,
convertito nella L. 35/2012, le cui linee guida non sono mai
state emanate.
A fronte di una avanzata normativa che ha consentito l’apertura di una
nuova stagione di sviluppo per le Istituzioni Scolastiche e che andava
nella direzione del decentramento dei poteri e di una sussidiarietà
nell’erogazione dei servizi pubblici, non è stato dato seguito
nei provvedimenti attuativi successivi.
Il tema della riduzione delle risorse economiche e finanziarie e della
mancanza dei tempi certi di erogazione; il tema degli organici
con il mancato dispositivo sull’organico funzionale; il parziale,
saltuario e sporadico riconoscimento degli accordi tra scuole (reti e
associazioni) con il difficile rapporto tra scuole associate e uffici
periferici e centrali dell’amministrazione; la non previsione normativa
del ruolo delle Istituzioni Scolastiche associate quali interlocutori
privilegiati nello sviluppo della politica scolastica di un territorio;
sono fra le principali criticità evidenziate. Dall’altro lato le
Istituzioni Scolastiche, proprio per questa debolezza istituzionale mai
risolta, pagano anche la difficoltà di relazioni con gli Enti locali e
le associazioni sindacali con il rischio di rimanere schiacciate nelle
loro prerogative decisionali da un parte da un ritorno di un nuovo
centralismo amministrativo e dall’altro dall’invadenza di campo di Enti
Locali e organismi sindacali.
Le Istituzioni Scolastiche non vogliono restare sole e
manifestano l’esigenza della ripresa di una nuova stagione
dell’autonomia, che sia reale e non solo formale. Ma il termine
autonomia richiama un ulteriore termine, ad esso strettamente
associato, quello di responsabilità. Le Istituzioni Scolastiche non si
tirano indietro assumendosi tutte le responsabilità che la norma, già
vigente, assegna loro, nella valutazione e rendicontazione delle loro
scelte per la piena attuazione del servizio pubblico di Istruzione e
Formazione. Per questa ragione le scuole valorizzano le forme di
accordo quali le reti e le associazioni e ne chiedono il pieno
riconoscimento. A fronte della progressiva riduzione e
razionalizzazione delle risorse, gli organismi associativi delle
Istituzioni Scolastiche possono rappresentare una valida risposta alle
esigenze di sviluppo e innovazione del sistema nazionale di istruzione
e formazione, in termini di competenze, professionalità, coordinamento,
condivisione e, perché no, razionalizzazione della spesa e
dell’utilizzo delle risorse umane ed economiche.
Per questa ragione le scuole chiedono che l’amministrazione centrale
proceda a rimuovere gli ostacoli che ancora limitano la piena
assunzione di responsabilità e la piena autonomia delle Istituzioni
Scolastiche.
Per questo chiediamo un intervento del Ministero per le piena
attuazione delle normativa esistente nel rispetto dell’autonomia delle
Istituzioni Scolastiche, per dare corso a quanto ancora non attuato in
termini di provvedimenti attuativi a cominciare dalle Linee Guida
previste dall’art. 50 del D.L. 5/2012, convertito nella L.
35/2012 .
Chiediamo il riconoscimento a livello normativo degli organismi di
rappresentanza e di coordinamento delle Istituzioni
scolastiche, indipendentemente dalla forma di costituzione
giuridica, sia sotto forma di rete ex DPR 275/1999, sia sotto forma di
associazioni ex artt. 14-42 del Codice Civile, sia sotto forma di
consorzi, quali interlocutori privilegiati per le politiche scolastiche
territoriali, in regime di reciproca collaborazione e sussidiarietà con
l’Amministrazione scolastica centrale e periferica e con gli Enti
pubblici e privati.
PER LE ASSOCIAZIONI E RETI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME:
ASA LAZIO
ASA EMILIA ROMAGNA
ASA SICILIA
ASA PIEMONTE
ASA FRIULI VENEZIA
GIULIA
ASA PUGLIA
ASA LOMBARDIA
ASA ABRUZZO
ASA CAMPANIA