Non ci
saranno passeggiate spaziali nella missione della prima donna
astronauta italiana, ''ma non si sa mai...'': Samantha Cristoforetti ci
spera, in ogni caso sa che la sua missione, Futura, sarà comunque
straordinaria. ''Sono serena'', ''felice di partire'' e ''per niente
spaventata'', ha detto nella presentazione del logo della sua missione.
Il simbolo di Futura, disegnato da Valerio Papeti di Torino, è il Sole
che brilla nell'alba, fra la Terra azzurra e tante stelle bianche, con
la Stazione Spaziale che sfreccia. ''Futura - ha aggiunto l'astronauta
- è un bel nome per la missione perchè dobbiamo conquistare il futuro e
dobbiamo costruirlo pensando che un giorno potremmo decidere di vivere
nello spazio o di sfruttarne le risorse''.
E' un futuro spaziale nel quale l'Italia è decisa ad avere un ruolo di
primo piano, ha detto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana
(Asi), Enrico Saggese. Anche per il capo di Stato Maggiore
dell'Aeronautica Militare, gen. Pasquale Preziosa, ''lo spazio è un
settore vitale per il futuro del Paese''. Una missione che è un fiore
all'occhiello anche per l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha detto
Volker Liebig, direttore del centro dell'Esa in Italia, l'Esrin.
Il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, con delega alle
Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, ha ringraziato Samantha
Cristoforetti per ''dimostrare a tutti noi che fare l'astronauta è una
professione alle quale le donne possono aspirare''. Un ruolo, questo,
che l'astronauta ha detto di sentire come una ''grande responsabilità''.
Nata il 26 aprile 1977 a Malè (Trento), Cristoforetti è capitano
dell'Aeronautica Militare, si è laureata in ingegneria in Germania, a
Monaco, ha frequentato l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli e oggi è
l'unica donna del corpo astronauti dell'Esa. Il lancio della missione,
frutto di un accordo bilaterale fra Asi e Nasa, è previsto il 24
novembre dalla base russa di Baikonur, con la navetta russa Soyuz.
Per sei mesi Cristoforetti lavorerà sulla Stazione Spaziale e uno dei
suoi compiti principali sarà stare ai comandi del braccio robotico:
''catturerò i veicoli carichi di rifornimenti che arrivano alla
Stazione Spaziale e che non si agganciano automaticamente''. Tanti
anche gli esperimenti previsti, sui quali Cristoforetti è già al
lavoro: dalle stampanti in 3D per i pezzi di ricambio della Stazione
Spaziale alle nanoparticelle contro l'osteoporosi.
Ansa.it