Tutte le
invenzioni e le ricerche dei migliori lavori finalisti del
concorso “ FAST - I giovani e le scienze - selezione
italiana 2014”, sono state presentate nell’apposita mostra aperta
al pubblico a Milano dal 2 al 5 maggio 2014 presso la sede della FAST
“Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecnologiche” .
L’ITI Cannizzaro, rappresentato dagli allievi Conti Giuseppe e Ursino
Martina, è stato selezionato dalla FAST per il lavoro “ I sistemi di
fitodepurazione per il trattamento e la produzione di biomasse a scopo
energetico”
Gli alunni hanno valutato la possibilità, in ambiente mediterraneo di
produrre biomasse energetiche e realizzare un campo di colture
erbacee “no-food” utilizzabili per la produzione di bioetanolo di
II°generazione ottimizzando l’impiego di risorse idriche mediante
l’uso di acque reflue depurate mediante sistemi di trattamento
ecosostenibili, quali la fitodepurazione.
In provincia di Catania è presente soltanto un impianto sperimentale
nel territorio di Caltagirone e precisamente a San Michele di Ganzaria
dove l’Università di Catania ha installato a valle di un impianto di
depurazione a fanghi attivi, un impianto di fitodepurazione da
utilizzare come affinamento delle acque in uscita dal depuratore; in
realtà oggi l’impianto dopo il pretrattamento delle acque reflue (
grigliatura, desabbiatura e sedimentazione) serve per depurare le acque
in quanto il sistema a fanghi attivi non è funzionante.
Nell’impianto la specie più diffusa è l’arundo donax ( la comune
canna), il cui apparato radicale esplora il terreno a notevoli
profondità. In queste condizioni l’Arundo donax svolge un efficace
effetto fitodepurante assorbendo le sostanze nutritive presenti.
La fitodepurazione riqualifica e recupera il paesaggio degradato
e l’ambiente: i sistemi di fitodepurazione, oltre che tutelare e
migliorare la qualità delle acque, rivestono l’importante ruolo
ambientale di rinaturalizzazione, determinante nel costituire habitat
ideali per la fauna acquatica e
l’avifauna, accrescendo la biodiversità ed incrementando le specie
presenti.
La produzione di biomasse ottenibile da piante no-food utilizzabili nei
processi di fitodepurazione può contribuire all’allestimento di filiere
produttive di energie alternative rinnovabili a basso input gestionale.
Il progetto ha previsto la visita di un impianto di fitodepurazione nel
comune di San Michele di Ganzaria (Ct) e a “Valle dei Margi” ,
un’azienda agrituristica nel territorio del Calatino (Ct) dove le acque
reflue dell’azienda vengono depurate tramite un impianto di
fitodepurazione.
Successivamente gli allievi hanno ipotizzato di produrre bioetanolo da
colture no-food quali la canna da palude ed hanno prodotto in
laboratorio il bioetanolo, distillando il prodotto ottenuto dalla
fermentazione della biomassa prelevata dall’impianto di fitodepurazione.
Gli allievi Giuseppe e Martina della classe IVA Chimica hanno
presentato il lavoro a Milano presso la FAST e sono stati esaminati da
una severa giuria che ha richiesto la spiegazione anche in lingua
Inglese. Il concorso sicuramente apre opportunità straordinarie ai
ragazzi meritevoli e li proietta subito in una dimensione europea,
facendo loro incontrare altri studenti di diversi Stati
consentendo loro di confrontarsi e viaggiare.
Il lavoro presentato alla FAST di Milano è stato apprezzato dalla
giuria infatti la giornalista Maria Teresa Giarratano la scorsa
settimana è venuta a scuola per registrare tutta l’attività
sperimentale eseguita in laboratorio; il progetto verrà
presentato su RAI2 nel programma Voyager factory.
Angela Percolla
ITI Cannizzaro - Catania