Cambiare la legge
Fornero. Dopo i nuovi dati sull’occupazione, il ministro del Welfare
Giuliano Poletti, intervistato dal Messaggero e dalla Stampa, rimette
in testa all'agenda del governo la riforma del mercato del lavoro. E si
prepara a mettere una pietra sopra ai pasticci fatti dall'ex ministro
Elsa Fornero. "La situazione dei giovani è una morsa terribile - ha
spiegato ai microfoni di Agorà - è stata aumentata l’età delle pensioni
e se i più anziani rimangono al lavoro non entrano certo i giovani".
"L’incremento degli occupati - ha spiegato al Messaggero - ci fa
auspicare che sia il primo segno di un’inversione di tendenza". Da qui
il proposito di intervenire sulla legge Fornero già nella prossima
legge di stabilità: "Dobbiamo rende più flessibile la possibilità di
pensionamento, trovando gli strumenti adatti e coerenti alla diverse
situazioni". Dunque una misura che possa essere utilizzata in maniera
morbida e adattabile a seconda della situazione lavorativa: "Un conto è
parlare di esodati, ovvero di persone rimaste in mezzo ad un guado in
seguito al varo della riforma, un conto è parlare di situazioni
socialmente problematiche come quelle ad esempio di chi ha perso il
lavoro in età avanzata ma non tanto da poter accedere alla pensione".
Tornando sulle risorse per la cassaintegrazione in deroga, l'ex
presidente della Legacoop ha fatto sapere che il governo ha deliberato
e spostato 800 milioni di euro che erano stati stanziati sul 2014 per
pagare i residui di cassa del 2013. "Contemporaneamente ci siamo
impegnati a trovare nuove fonti di copertura, ossia 600 milioni di
euro", ha continuato il ministro assicurando di aver risolto il
problema è risolto.
Sebbene i dati dell'Istat sull'occupazione abbiano registrato un
miglioramento dello 0,3% rispetto allo scorso anno, la disoccupazione
giovanile continua a destare forte proccupazione. Il tasso ha, infatti,
segnato l'ennesimo record da quando hanno iniziato a registrare le
serie storiche. "Sul bonus giovani faremo una riflessione per
verificare se l’impianto della norma può essere migliorato - ha
annunciato Poletti - non abbiamo comunque intenzione di interrompere
l’agevolazione". Per quanto riguarda il dibattito sull'articolo 18, ha
invitato la politica a non "innescare ancora una volta una sorta di
conflitto" perché è già stato "modificato significativamente due anni
fa dalla legge Fornero". "Bisogna prima di tutto capire - ha continuato
nell'intervista alla Stampa - come è stato applicato nella sua ultima
versione, e poi si deciderà". Da qui la necessità di procedere con le
riforme: "Se questo Paese non fa riforme, da questa situazione non si
tira fuori nè oggi nè domani".
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