Fa
orecchie da mercante il Sindaco di Castelfiorentino (FI) e non
risponde ai 570 cittadini castellani firmatari di una petizione contro
il caro-scuola e contro i tagli ai servizi scolastici promossa dalla
locale Associazione genitori A.Ge. Il bilancio comunale, da poco
approvato, ha accolto infatti alcune delle richieste e riflessioni che
già dalla prima metà dello scorso maggio l'A.Ge. ha posto con
insistenza all'attenzione dell'Amministrazione Comunale, ma ha lasciato
però scoperti alcuni nodi dolenti.
"Il successo ottenuto sul fronte del servizio per la prima infanzia
"Scoiattolo", che non sarà chiuso ma esternalizzato, e sul costo del
trasporto scolastico ci soddisfa ma non basta -dichiara Vito Colella,
presidente di A.Ge. Castelfiorentino- In particolar modo non cancella i
disagi che alcune famiglie dovranno subire. Si tratta di situazioni
concrete e reali, ben al di là di qualsiasi strumentalizzazione di
parte, e non di 'falsi allarmismi' come affermato dal Sindaco".
Che nella preoccupazione dei genitori non ci fosse niente di falso è
stato confermato dallo stesso sindaco Alessio Falorni, che a giugno
pubblicamente affermava: "siamo obbligati ad operare i tagli e ad
aumentare i costi" e ancora: "è vero che noi non usiamo le fasce di
reddito ISEE, perché il passaggio al nuovo sistema di misurazione
è molto complesso"; quanto alla limitazione delle tratte del trasporto
scolastico: "il problema della territorialità esiste, ma riguarda solo
le famiglie con più figli ed è destinato a sparire in pochi anni". Le
affermazioni sono lapidarie, non lasciano spazio a dubbi, aumenti e
tagli sono dati per certi, nessuna menzione a eventuali diverse
decisioni in sede di riflessione sul bilancio.
Un capitolo a parte è quello della mensa scolastica posticipata al 5
ottobre, cioè a 20 giorni dopo l'inizio della scuola. Che significa
dire che "Le ore che le insegnanti recuperano dall'assenza del rientro,
vengono investite in lavoro di copresenza nelle classi prime in modo
che i bambini possano tranquillamente vivere la fase di ambientamento
nella nuova scuola anche da un punto di vista
psicologico"?
"Si devono forse sacrificare tre settimane di tempo scuola per tutti
gli alunni della primaria per fare compresenza nelle classi prime? Dove
li metteranno tutti quegli insegnanti, e può permettersi il Comune di
dettar legge in una materia così strettamente didattica? Stiamo
pensando di fare una segnalazione al competente Ufficio Scolastico
Regionale -afferma il presidente di A.Ge. Castelfiorentino- Che
poi con questo si torni a una prassi in vigore fino a due anni fa, ci
permettiamo di dire che sulle conquiste ottenute non si può tornare
indietro".
"Registriamo che l'equità per fasce ISEE è solo una promessa e
vigileremo affinché venga mantenuta -conclude Colella- Che poi
l'intervento sul trasporto scolastico si chiami zonizzazione o
razionalizzazione, si sostanzia sempre in una contrazione delle tratte.
Ricordiamo infine che sono rimasti senza risposta i nostri suggerimenti
tesi a valutare la fattibilità di possibili strade alternative,
come sponsorizzazioni e pasto da casa: strade che potrebbero
essere percorse per ridurre i disagi a famiglie e bambini; disagi che
purtroppo ad oggi permangono".
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