Nasce in Francia
Culinan.net: ispirato alla filosofia wiki, permette a tutti di inserire
brevi video per mostrare come si “segna” una parola. Sotto la
supervisione di un comitato di esperti. Presto una sezione sul lessico
tecnico legato al lavoro
PARIGI – C’è chi ha la lingua d’oro e chi le mani di diamante. I primi
parlano in maniera chiara e sanno farsi capire da tutti, i secondi
usano le mani per trasformare le parole in segni. Mains Diamant (alla
lettera dal francese, mani diamante) è il nome di un’associazione di
giovani francesi impegnati contro l’esclusione delle persone sorde. I
ragazzi di Mains Diamant sono convinti che l’unico modo per vincere la
loro battaglia sia quello di diffondere il più possibile, anche tra le
persone udenti, le lingue dei segni e per questo hanno creato
Culinan.net, la prima piattaforma partecipativa per la divulgazione e
l’apprendimento della Lsf, la lingua dei segni francese. Culinan prende
il nome dal più grande diamante grezzo mai scoperto (una pietra di
3.106 carati ritrovata nel 1905 in Sud Africa) e ambisce a diventare il
primo video-dizionario partecipativo in lingua dei segni francese.
La piattaforma si ispira alla filosofia wiki: tutti i contenuti
inseriti sono creati, condivisi, scambiati e migliorati in maniera
collaborativa dai fruitori del sito internet. Dopo essersi registrato
su Culinan, ogni utente può caricare un video in cui mostrare la
maniera di segnare un vocabolo in Lsf. C’è un filmato in cui un uomo
col pizzetto e gli occhiali, sposta contemporaneamente le mani
dall’altezza delle tempie a quella delle spalle, mimando una specie di
velo che dalla testa scende sulla schiena: è la segnatura della parola
francese nonne (monaca), messa lì, a disposizione di tutti gli utenti
culinan. Poco più in basso una ragazza chiede come segnare la parola
avocat (avvocato) ed ecco un giovane coi capelli a spazzola e gli
occhiali pronto ad accontentarla. In un video di pochi secondi, il
ragazzo alza il braccio destro all’altezza del torace e ruotando il
polso appoggia per due volte sul petto la mano aperta mostrandone il
dorso; contemporaneamente le sue labbra formano, senza pronunciarla, la
parola “avocà”. A garantire l’affidabilità dei filmati caricati su
Culinan c’è un gruppo di esperti della Alsf, l’Accademia della lingua
dei segni francese, che collaborano con Mains Diamant e controllano
ogni video prima di autorizzarne la pubblicazione.
Secondo l’Unisda, l’unione francese per l’integrazione sociale dei
deficit auditivi, 40 milioni di persone in Europa soffrono di sordità o
di insufficienze auditive gravi. Per la maggior parte di queste persone
le lingue dei segni sono la maniera più naturale di comunicare. Quasi
ogni lingua parlata ha un suo corrispettivo segnato, ma ogni lingua dei
segni ha una struttura grammaticale e una sintassi diversa da quelle
parlate. Segnare una frase somiglia più a disegnare un concetto che a
dirlo. Per comunicare una locuzione semplice come “la penna è sul
tavolo” bisogna, proprio come si fa quando si disegna, indicare prima
il tavolo e poi la penna da metterci sopra. Le persone sorde hanno un
modo di rappresentare se stesse e il mondo in cui vivono diverso da
quello degli udenti, con regole e convenzioni sociali differenti.
Superato l’ostacolo della scolarizzazione, la sfida più difficile per
una persona sorda è quella di integrarsi in un ambiente lavorativo che
pensa e si comporta con codici da udenti. I creatori di Culinan.net
hanno previsto di dedicare una sezione speciale del sito al lessico
lavorativo e sono alla ricerca di fondi per realizzarla. Molti termini
tecnici legati a diverse realtà lavorative non hanno ancora una
segnatura chiara e univoca e piattaforme partecipative come Culinan
potrebbero essere il luogo migliore per la creazione di questi nuovi
segni. Ma non solo, pensiamo a tutti i neologismi che anno dopo anno
entrano in ogni lingua: twittare, loggare, avatar, hashtag, selfie,
spam. Su Culinan ci sono mani di diamante pronte a collaborare tra loro
per trasformare questi suoni in segni.
Antonello Chindemi
Redattore sociale