"Vari gruppi
facebook, composti dal personale precario della scuola, sia docenti che
ATA, hanno dato vita all'iniziativa comune di far sottoscrivere a tutti
gli iscritti una lettera aperta da inviare al direttore del Tg3 Rai,
Bianca Berlinguer.
I Precari ATA chiedono alla giornalista di voler rimediare
a due anni di mancata informazione su tutto quel personale definito
"non docente" (amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici) il
quale è stato completamente ignorato dalla riforma.
A differenza del personale docente, i precari ATA non godono di nessun
piano di assunzioni, nè ordinario nè straordinario, anzi, tutti i posti
su turn over sono stati congelati dalla legge di stabilità.
Partecipano all'iniziativa i seguenti gruppi fb:
Gruppo supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro
Personale A.T.A riunito
Collaboratori scolastici ATA
Progetto Diritti a Scuola
Questo il testo della lettera aperta a Bianca Berlinguer:
Gent. ma Bianca Berlinguer,
Le scriviamo al fine di sottoporre alla Sua attenzione la problematica
"contra legem" che sta vivendo la categoria cui apparteniamo: il
Personale Ausiliario, Tecnico e Amministrativo della Scuola Pubblica
Italiana.
Da estimatori della linea editoriale coerente ed egualitaria che ha
sempre caratterizzato Rai Tre e la sua testata giornalistica, ci duole
constatare che, in questo caso, la stessa ha peccato, al pari di tutte
le altre testate giornalistiche nazionali, di un grave silenzio e di
inottemperanza alla connotazione di servizio pubblico cui è tenuta come
previsto dall'ordinamento della Repubblica Italiana.
Sappiamo per certo infatti che la segnalazione della problematica
relativa al Personale ATA è stata più volte inoltrata alla redazione di
Sua direzione in quanto molti colleghi, cittadini e contribuenti come
noi, hanno scritto a questa mail illustrando la situazione e
chiedendoLe di darle voce e luce nelle varie edizioni del Vostro TG.
Sorvolando sul fatto che tali segnalazioni risultino ad oggi esser
state ignorate Le riportiamo nuovamente la situazione nella sua
sostanza, nella sua gravità e nella sua dimensione per numeri, soggetti
e normative coinvolte.
Il Personale ATA raccoglie tutti i profili amministrativi, tecnici e di
sorveglianza, filtro, sicurezza e assistenza che operano nella Scuola
rendendone possibile la sopravvivenza, il funzionamento e la continuità
di esercizio nell’interesse di tutte le utenze coinvolte ovvero
Docenti, Alunni, Genitori e Stato.
Tale categoria è disciplinata da CCNL Scuola al pari delle altre
componenti quali i Docenti ma non destinataria della stessa dovuta
considerazione mediatica.
Questa disparità di trattamento è immotivata e inaccettabile e Vi
invitiamo, nel limite delle Vostre possibilità, a porvi rimedio.
Nella fattispecie la problematica annosa della stabilizzazione dei
precari del settore ha raggiunto l’apogeo quest’anno quando il Miur,
con una circolare del 10 Agosto, ha rinnegato le direttive del Decreto
Carrozza che prevedeva un piano ordinario di assunzioni triennali
interessanti tutti i profili del settore ed imposto un’interpretazione
estensiva dei commi 422 e successivi dell’art. 1 della Legge 190/2014
(legge di stabilità) con la conseguenza del blocco delle immissioni su
turn over previste dal suddetto Decreto, il congelamento dei posti di
tutti i profili del comparto, la soppressione degli incarichi annuali,
l’imposizione della chiamata da graduatoria di circolo e d’Istituto da
parte del Dirigente Scolastico e, addirittura, il ricorso alla sola
tipologia contrattuale dell’Art 40 ovvero fino all’avente diritto.
In un solo colpo il Governo ha dunque ignorato molteplici fonti del
Diritto, comunitario e statale, (procedure di infrazione 2010/2014 e
1999/70/CE nonchè la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea
circa l’abuso dell’utilizzo reiterato dei contratti a tempo determinato
per un periodo superiore ai 36 mesi, il su citato Decreto Carrozza, la
sentenza del Tar del Lazio confermata dal Consiglio di Stato circa
l’illegittimità del congelamento dei posti per passaggio di altro
profilo) adducendo quale formale motivazione di tale blocco la
necessità di procedere ad una ricognizione degli esuberi del personale
delle Province data la riorganizzazione delle stesse conseguente
all’entrata in vigore della Legge Del Rio (che prevede però il
passaggio ai soli Enti dello Stato apparato e in virtù di ciò non
annovera in alcuno modo tra gli stessi la Scuola).
Sarebbe stato già abbastanza eclatante da meritare quantomeno una
citazione, no?
Non finisce qui però, in seguito alla pressione esercitata dai vari
gruppi organizzati sui sindacati e le campagne di sensibilizzazione
intraprese sul web e sui social, il 26 Agosto nell’incontro Miur
Sindacati si è ottenuto il ripristino delle supplenze annuali (seppur
fino al 30 Giugno, altra vexata quaestio giuridica) e lo slittamento
della ricognizione dei Provinciali a Luglio 2016 con la promessa di
modifica in legge di stabilità 2016.
Troviamo sia doveroso parlare della vicenda in quanto interessa 200000
persone sul territorio nazionale, 30000 precari storici, molti su posti
vacanti storici, non aggiuntivi, e soprattutto riguardanti tutti gli
8644 Istituti Italiani.
Crediamo sia dovere del servizio pubblico parlare della vicenda
specificando che si tratta di personale indispensabile nel concreto e
già nell’essenziale al funzionamento e all’apertura stessa delle
Scuole, personale dotato di competenze e professionalità notevoli dato
che gli adempimenti da ottemperare prevedono competenze giuridiche,
burocratiche, economiche e informatiche con regole e modalità di
attuazione in costante mutamento, in condizioni infrastrutturali
anacronistiche, totale assenza di formazione e retribuzione aggiuntiva
nonchè stabilità lavorativa.
Tutto ciò sottolineando che tale personale, contrariamente a quanto mal
rappresentato anche dai media, ha sostenuto un concorso per titoli ed
esami che prevede molteplici livelli di controllo e un’assoluta
trasparenza di consultazione che pochi altri enti pubblici possono
vantare; ergo non siamo oggetto di donazioni generose nè di regali di
alcun tipo, siamo nel pieno diritto.
Ci rendiamo conto che la tragedia dei migranti per proporzioni,
drammaticità e soggetti interessati merita ben più spazio, che la
politica è il potere e la quotidianità e quindi sia sempre al centro
dell’informazione, che il brutto trattamento riservato ai Docenti, la
loro rilevanza nonchè superiorità numerica siano ben degni di
attenzione e rappresentazione ma siamo anche noi cittadini,
contribuenti e lavoratori ed è nostro diritto e Vostro dovere
rappresentare a livello nazionale, con uno spazio equo e giusto dato i
numerosi anni di Visibilità negata, la nostra realtà perchè esistiamo e
da oggi saremo più vigili e pressanti anche nei confronti dei media per
esercitare il nostro diritto a fruire del servizio pubblico
radiotelevisivo.
Certi di un Suo cortese sollecito riscontro Le porgiamo Cordiali Saluti.
Gruppo Supplenti della Scuola per la Qualità e Dignità
del Lavoro