Il
Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati in occasione della
ripresa delle attività didattiche ha ritenuto necessario di chiarire la
propria posizione in merito alla sempre più diffusa tendenza che hanno
i docenti ad accettare, talvolta su pressante insistenza dei dirigenti,
ore aggiuntive al proprio orario cattedra settimanale. Tale pratica
risulta a nostro avviso, non solo priva di solidarietà verso il settore
più debole dei precari, in quanto impossibilitati ad ottenere un
incarico annuale con un orario cattedra intero, condannandoli così alla
roulette delle supplenze temporanee ma, anche, perché aumentando la
percentuale di docenti di ruolo che incrementano volontariamente il
proprio orario di lezioni frontali, offrono al Ministero il pretesto
per innalzare a 24 il monte ore settimanale, a tutto il corpo docente,
con atto unilaterale fuori dal quadro normativo contrattuale. Tentativo
questo, già più volte respinto, negli ultimi anni, dalla mobilitazione
dei docenti e degli studenti consci della penalizzazione che
subirebbe la qualità di insegnamento di fronte ad un aumento del 30%
delle classi a carico dei propri insegnanti.
Addirittura privo di correttezza procedurale, appare l'iter seguito dai
Dirigenti di offrire ore di insegnamento della neo introdotta ora
settimanale di "Geografia generale ed economica" nei bienni dei
Tecnici, diversi dai Commerciali, e nei professionali. Tali ore di
insegnamento, invece di essere state inviate agli Uffici Scolastici
Territoriali ove, assemblate con quelle di altri istituti, potevano dar
luogo a spezzoni o cattedre intere ed essere assegnate ai precari della
classe di concorso A039 (Geografia) in forma di incarico annuale. I
Dirigenti invece, in casi non infrequenti, hanno attuato una procedura
non rispettosa delle direttive ministeriali (Circolare n. 34, 1 aprile
2014) offrendole direttamente ai docenti di Lettere (A050) e/o di
Scienze naturali (A060) interni al proprio istituto. In tal modo, come
denunciato più volte dal Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati,
si è consumato una duplice intollerabile ingiustizia: la prima ai danni
legittimi destinatari, i precari abilitati in Geografia, che si vedono
in tal modo condannati alla disoccupazione e la seconda, ancor più
grave, ai danni degli studenti che si trovano in cattedra docenti privi
della necessaria abilitazione all'insegnamento, con inevitabili
ricadute negative sul loro processo formativo. A questo proposito
invitiamo tutte/i quelli che vengono a conoscenza diretta o indiretta
di simili situazioni di adoperarsi e/o segnalarcele affinché queste,
con l'opportuna comunicazione agli uffici competenti, vengano
ricondotte alla composizione regolamentare come previsto dalle
reiterate note ministeriali di chiarimento.
Capiamo, perché viviamo quotidianamente sulla nostra pelle le
difficoltà economiche di una categoria che percepisce le retribuzioni
più basse di tutta l'Europa Occidentale ma, il corpo docente di ruolo
invece di fare incetta di ore aggiuntive, soprattutto di quelle di cui
non possiedono l'abilitazione, dovrebbe prendere coscienza che parte
delle proprie difficoltà deriva anche dal fatto che il CCNL è scaduto
ormai dal 2009 e impegnarsi, quindi, nell'attuare rivendicazioni
collettive e solidaristiche dei propri diritti, invece di pensare di
risolvere i problemi personalmente togliendo la possibilità di lavorare
a chi si trova in condizioni assai peggiori delle loro.
prof. Andrea Vento
per il Gruppo Insegnanti di Geografia
Autorganizzati
gigamail2014@gmail.com