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In particolare si affermava che il Consiglio di Stato si sarebbe pronunziato in via definitiva sull'appello di diversi ricorrenti, respingendo e confermando, per l'effetto, le sentenze impugnate, sentenze che porterebbero date antecedenti all'entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107. Ciò avrebbe costituito motivo di preclusione alla partecipazione al corso, in quanto il ricorso non sarebbe stato più pendente ma definitivo. Al riguardo l'interrogante concludeva chiedendo: "quali iniziative urgenti il Ministro interrogato abbia intenzione di assumere al fine di verificare i fatti esposti in premessa in ordine al possesso dei requisiti previsti dall'articolo 1, comma 88, della legge n. 107 del 2015; quali iniziative urgenti abbia intenzione di assumere, qualora riscontrasse una errata interpretazione delle disposizioni previste per l'espletamento della procedura concorsuale, per verificarne la correttezza in tutte le sedi di concorso".
Ebbene, a distanza di quasi due mesi dalla presentazione dell'interrogazione, nello stato dell'iter, risulta che esso è ancora in corso. In pratica non c'è stata ancora risposta. Nel frattempo la vicenda torna, ancora una volta, d'attualità, proprio a seguito della pubblicazione dell'elenco degli ulteriori nominativi dei docenti con ricorsi pendenti.
A questo punto ci auguriamo che dal Ministero competente possano finalmente arrivare i chiarimenti richiesti, con le risposte ai tanti interrogativi e ai dubbi che la procedura in questione continua a sollevare.
Gennaro Capodanno
gennarocapodanno@gmail.com