Venerdì 4 marzo, alle 16:30, al Coro di Notte dei Benedettini, promossa dall’Università degli Studi di Catania, dall’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, dal Kiwanis Club Absolute - Terra dei Ciclopi e dall’ Istituto del Nastro Azzurro, la presentazione del volume “La fortuna scenica di Luigi Capuana” (ed. Sciascia) di Maria Valeria Sanfilippo. Intervengono: Rosaria Sardo e Sergio Sciacca. Coordina Sarah Zappulla Muscarà. Letture a cura di Agostino Zumbo.
Edito per i tipi di Salvatore Sciascia, con una succosa prefazione a firma Sarah Zappulla Muscarà e in copertina un dipinto di Mario Attilio Cristaldi, il volume traccia un puntuale, ricco, documentato itinerario della fortuna scenica del teatro in lingua e in dialetto di Capuana, costellato di successi (è il caso di commedie in dialetto quali Malìa e Lu paraninfu, molte delle quali divenute cavalli di battaglia di intere generazioni di Compagnie) ma pure di rovinosi fischi (è la sorte toccata a commedie in italiano quali Il piccolo archivio, Serena, Gastigo, Ribelli). Dal debutto di Giacinta nel 1888 al Teatro Sannazaro di Napoli a Quacquarà, andata in scena postuma alla morte dell’autore nel 1916 al Teatro Alfieri di Torino è possibile immergersi nella febbrile attività drammaturgica del Capuana. A nudo ingranaggi e dinamiche del mondo dello spettacolo coevo, gli orientamenti di una società composita espressi da ‘penne’ di primo piano (Edoardo Boutet, Annibale Gabrielli, Stanislao Manca, Gaetano Miranda, Domenico Oliva, Giulio Piccini, Eugenio Torelli e molti altri nomi illustri celati da pseudonimi). Il meticoloso e sistematico spoglio di quotidiani e riviste a cavallo fra Otto e Novecento, condotto presso le emeroteche di Archivi e Biblioteche di svariate città italiane (fra le altre Bologna, Catania, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino), ci restituiscono il giudizio della critica, le reazioni del pubblico, il clima culturale dell’epoca.
Andrea Oliva
andrea.oliva@istruzione.it
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