"Gli insulti di Rondolino agli insegnanti, di cui aveva
già chiesto lo sgombero con la forza dal centro storico di Roma quando
avevano manifestato contro la legge 107, si sono tinti di razzismo
antimeridionalista negli ultimi attacchi contro i docenti del Sud
costretti a trasferirsi in massa, e spesso senza criteri chiari, per
coprire le sedi vacanti del Nord, pena perdere il posto di lavoro",
denunciano i senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino,
Sinistra Italiana-Altra Europa con Tsipraas.
"Gli insulti gratuiti e indegni del dibattito pubblico di Rondolino
mascherano un problema ben più complesso, cioè lo storico abbandono del
Sud. Dalle regioni meridionali i giovani continuano a emigrare in
massa, chi studia al Nord o all'estero poi non torna perché manca il
lavoro, e chi ha un lavoro precario spesso rinuncia a fare figli", fa
notare Campanella.
"Il risultato è ben spiegato dai numeri della distribuzione di docenti
e cattedre", aggiunge Bocchino. Come illustrato da Tuttoscuola: "solo
il 37% degli studenti italiani risiede al sud, Isole incluse (18 anni
fa era il 47%); mentre ben il 78% dei docenti coinvolti in questa
tornata di trasferimenti è nato nel meridione".
"Questo vuol dire che insegnare è spesso l'unica opportunità di lavoro
per chi nasce al Sud, perché mancano alternative. Mentre le cattedre
scompaiono perché le classi si riducono e perché al Sud non viene
attivato quasi mai il tempo pieno", aggiunge Bocchino. "Ma il piano del
governo per il Meridione è rimasto lettera morta".
"È facile prendersela con gli insegnanti, come fa Rondolino. Ma è con
un governo che si limita a sancire le disparità tra Nord e Sud senza
fare nulla per risolverle, nonostante i proclami, che se la dovrebbe
prendere", concludono i Senatori.
Cristiana Scoppa - Addetta stampa dei
Senatori Fabrizio Bocchino e Francesco Campanella
scoppa.cristiana@gmail.com